Peroni risponde a Berlato: si accende la discussione sulla famiglia anagrafica
Giovedi 23 Febbraio 2012 alle 13:37 | 1 commenti
Enrico Peroni, Segretario cittadino Partito democratico di Vicenza - L'onorevole Berlato ha dimostrato ieri, per l'ennesima volta, quanto sia facile parlare di cose che non si conoscono. In primo luogo parla di registro delle coppie di fatto quando il Comitato Dir.Vi. ha proposto di far applicare la legge anagrafica del 1989 chiedendo che si istruisca l'Anagrafe ad emettere un attestato di famiglia anagrafica per ragioni affettive.
In secondo luogo si è dimenticato che il suo partito, nel 1996, ha approvato una legge a livello regionale che equiparava le coppie sposate e le coppie conviventi da due anni per l'accesso alle case popolari. L'attestazione di famiglia anagrafica permette solo di dimostrare la convivenza da due anni e quindi di applicare quanto già previsto dalla legislazione regionale da ben 14 anni.
Il modello a cui noi democratici vicentini ci ispiriamo è, peraltro, quello del Comune di Padova in cui il Sindaco Zanonato ha previsto delle regole sulle case popolari basate su due criteri: tutelare la natalità ed evitare le discriminazioni.
A Padova, infatti, l'accesso alle case popolari è favorito alle famiglie con figli, sia che sia una coppia sposata sia che sia una coppia non sposata. L'obiettivo, infatti, alto e giusto, è la tutela dei bambini, qualsiasi sia lo status giuridico dei genitori.
Per tutte le coppie che non hanno figli, invece, è prevista una parità di opportunità , qualsiasi sia lo status giuridico (sposate, non sposate) e l'orientamento sessuale (eterosessuale, omosessuale), basta dimostrare i due anni di convivenza.
Difendere la natalità e non discriminare l'amore di chi non vuole o non puó sposarsi è possibile. E con l'attestazione di famiglia anagrafica si va proprio in questa direzione.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.