Peroni, Pd: cortocircuito profughi tra Lega di governo e Lega territori, resa a Stato centrale
Venerdi 20 Maggio 2011 alle 15:17 | 0 commenti
Enrico Peroni, Segretario Partito democratico Vicenza - La Lega ha ottenuto una grande parte del proprio successo politico negli ultimi anni grazie al tema della “lotta all’immigrazioneâ€: inventarsi pericoli, aizzare gli istinti piú egoistici e antisolidaristici dei cittadini, fare accordi indicibili con Gheddafi. E prendere voti.
Ma adesso i nodi vengono al pettine: la Lega di governo (regionale) aveva predisposto un piano ragionevole e corretto, in cui si indicava la necessità di distribuire in maniera omogenea i profughi in arrivo. Profughi, che dobbiamo ospitare per ragioni di ordine politico internazionale e per ragioni di ordine etico, soprattutto considerato il vergognoso accordo italo-libico.
La solidarietà del popolo veneto ha giá aperto le porte a questi fratelli, grazie ad IPAB nel Comune di Vicenza e nel Centro di Solidarietá di Schio . Ma esiste anche una reazione diversa, radicale ed estremista, fondata sulle parole d'ordine di odio leghista verso qualsiasi diversitá: un finto ordigno in Altopiano, le proteste di Presidenti di Provincia e Sindaci Leghisti e Pidiellini. Proteste assurde contro un piano che prevede qualche decina di profughi da alloggiare nelle nostre cittá e nei nostri paesi.
In questo cortocircuito tra una Lega di governo che deve risolvere i problemi e una Lega dei territori che accarezza ancora con forza gli istinti piú beceri e razzisti si è arrivati all'assurdo della cessione dei poteri al governo nazionale. In un sol colpo Zaia dimostra che la Lega è un partito centralista e dominato dagli istinti radicali ed estremisti della propria base. Altro che buongovenro, qui si dimostra che chi di populismo ferisce, di populismo perisce.
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