Quotidiano |

«Percosse» dalla Polizia, il caso Prioli finisce sui media internazionali

Di Marco Milioni Venerdi 23 Novembre 2012 alle 13:32 | 0 commenti

ArticleImage

«Pestato violentemente dall'agente di polizia e lasciato a terra sull'autostrada A22, nei pressi di Mantova. È la vicenda che vede coinvolto il veronese Riccardo Welponer, nipote dell'ex consigliere regionale dei Ds Nadir Welponer». L'accaduto per un servizio pubblicato oggi sulla edizione italiana del prestigioso International Business Times finisce così nel circuito internazionale proprio in ragione di un articolo che tira pesantemente in ballo Luca Prioli, ispettore della P.S. in forza alla questura berica, notissimo coordinatore veneto del sindacato di categoria Coisp, ex membro della direzione vicentina del Pdl e uomo considerato vicinissimo all'assessore regionale all'istruzione Elenza Donazzan (Pdl).

It.ibtimes.com riporta anche una frase di Welponer: «Sono stato picchiato e sbattuto a terra, sono quasi svenuto e quando mi sono ripreso mi hanno buttato contro il guardrail, poi se ne sono andati». Non si sa ancora se la magistratura abbia o meno già aperto un fascicolo anche se i reati ipotizzati dal denunciante prevedono un'inchiesta per cui si procederebbe comunque d'ufficio. Il magazine riferisce che Prioli, che era al lavoro con almeno un altro collega, fosse impegnato nell'ambito del trasporto di un detenuto: fattispecie che al momento non è confermata.

Prioli sul Corveneto di oggi si difende così: «Sto portando a termine una delicata missione. La legge mi impedisce di dire quello che è successo. Certo è che chi ha fatto il mio nome in relazione a questa vicenda la pagherà cara, perchè nessuno doveva sapere che io mi trovavo in quella macchina... C'è una denuncia, deciderà il magistrato, ammetto che ci siamo fermati e che c'è stato un diverbio, ho già fatto una relazione al questore, perché mi è stata richiesta. Io rendo conto solo al questore, con chi mi accusa ci vediamo in tribunale». La notizia frattanto sta rimbalzando dai media locali a quelli nazionali. Oggi se ne occupa anche ilfattoquotidiano.it. La pratica intanto è già sul tavolo del questore berico Angelo Sanna (nella foto a destra assieme al capo della Polizia Antonio Manganelli).


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network