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Italo Francesco Baldo, Presidente di Impegno per Vicenza  -  Impegno per Vicenza, l'Associazione nata per coinvolgere i cittadini  nel bene civile della città, porgo i suoi auguri per l'anno nuovo; un anno importante perla vita amministrativa del Comune.  Dopo anni di amministrazione più pubblicitaria che concreta, si terranno le elezioni  per rinnovare e si sottolinea il rinnovare, l'Amministrazione comunale. Non è il momento di fare un bilancio completo,  che a dire la verità,  sarebbe ben scarso per le vere iniziative prese e attuate.

Infatti, spesso il lavoro della Giunta attuale si è svolto senza vera programmazione, agendo più per tentativi di soluzioni ed errori che non per rendere efficaci le soluzioni. Un procedere che ha di fatto lasciato la città nelle condizioni in cui era stata ereditata. Molti importanti progetti erano dell'amministrazione precedente e di nuovo poco è stato costruito. Di molto si è parlato, di progetti, di possibili cementificazioni, di questo e di quello, ma a conti fatti c'è poco di attuato. La stessa e tanto sbandierata sistemazione delle strade, dovrebbe esser stata una programmazione pluriannuale e non una corsa a perdifiato per spendere il tesoretto della città, venduto non si è ancora compreso bene. Di quello che è stato fatto sempre invece si è data la massima pubblicità anche per una semplice imbiancatura, che non ha risolto il problema igienico. Ma avremo modo di sottolineare tutto ciò nei prossimi mesi. Spiace dover parlare poco in positivo, perché il bene della città di Vicenza merita ben altro e soprattutto una prospettiva ed un ruolo importanti per se stessa e la provincia. Il cumulo di promesse, di pseudo coinvolgimenti della popolazione, maschera in realtà una incapacità di costruire oltre le parole. Non si è riusciti a tenere il conto di quanto il Sindaco in testa intendeva spendere per fare questo o quello, dichiarando che i soldi sarebbero provenuti dai "privati", ma fino ad oggi nulla si è concretizzato.
Per il prossimo anni Impegno per Vicenza formula i suoi auguri per una prospettiva nuova, dove non si dichiari, ma si costruisca e non solo in termini di infrastrutture, di servizi, ma di benessere per la città stessa. Perché nell'amministrazione ciò che conta è fare massimamente bene quello che c'è da fare e soprattutto le piccole cose, quelle che attestano un vero interesse. A poco servono le dichiarazioni, le Carte di diritti , di servizi, se coloro che debbono poi attuarle non sono talora nemmeno la sede capace di autorizzare quegli stessi servizi di cui tanto parla. Non servono strutture non necessarie, ma buona amministrazione che risponda pur nelle difficoltà della situazione generale italiana ed europea, ai bisogni dei cittadini, magari rinunciando a qualche manifestazione o funzione che non hanno vero prospettiva di bene civile.
BUON ANNO, all'insegna dell'impegno di ogni cittadino per la propria città per farla uscire dallo stallo in cui versa e dalle parole, perché si vogliono fatti e fatti completamente, ché, altrimenti, avremo sempre e solo parole.