Per non dimenticare Aldro, anche il Presidio
Lunedi 27 Settembre 2010 alle 00:22 | 0 commenti
Riceviamo da Irene Rui e Guido Zentile e pubblichiamo una testimonianza su cui riflettere.
Il 25 settembre si è svolta a Ferrara una giornata per non dimenticare i fatti di cinque anni fa, in cui rimase vittima, a seguito di un controllo della polizia, Federico Aldrovandi, un ragazzo di 18 anni la cui unica colpa fu - dopo una serata passata in discoteca - quella di passeggiare nelle prime ore di quella mattina sui viali dell'ippodromo di Ferrara.
Dopo un lungo iter giudiziario, e grazie al coraggio dei genitori, sono emerse le verità sulle ultime ore di Federico che hanno portato alla condanna in primo grado degli agenti di polizia che componevano la squadra quella mattina del 25 settembre del 2005.
Una giornata dedicata interamente alla memoria di Federico, con una tavola rotonda, nella mattinata in cui Patrizia e Lino Aldrovandi hanno voluto mettere a disposizione la loro esperienza e che ha visto la partecipazione oltre agli Aldrovandi della famiglia Bianzino, Illaria Cucchi, Lucia Uva, Stefano Gugliotta, Giorgio Sandri e i genitori di Carlo Giuliani (Genova 2001). Ognuno ha raccontato la solitudine di quei momenti e la criminalizzazione delle vittime, i pestaggi, le omertà , i linciaggi morali da parte dei funzionari dell'ordine. La tavola rotonda si è conclusa con l'impegno di far nascere una associazione per la difesa della legalità . La giornata si è conclusa con la proiezione del film-documentario su Federico Aldrovandi "E' stato morto un ragazzo" di Filippo Vendemmiati. Al termine della proiezione è stato consegnato da parte del primo cittadino ferrarese un omaggio floreale alla coraggiosa testimone del Camerum (all'epoca era in attesa del permesso di soggiorno), grazie alla quale si è potuto 'riscattare' la verità sulla morte di Federico. La serata si è conclusa con la fiaccolata che si è mossa dal centro della città estense, per raggiungere viale dell'Ippodromo nel cui ingresso del parco, Federico ha concluso la sua giovane vita. Lì sono state deposte le fiaccole e accese candele per Federerico. Una delegazione del Presidio Permanente "No Dal Molin" di Vicenza, ha aderito all'iniziativa partecipando alla fiaccolata.
Irene Rui e Guido Zentile
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