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Per il Veneto l'esempio della Catalunya, lo sostiene Ettore Beggiato

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Novembre 2012 alle 00:08 | 0 commenti

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Egregio Direttore, il voto catalano di domenica scorsa ha riportato l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sulla Catalunya: nel parlamento di Barcellona coloro che chiedono il referendum per l'autodeterminazione hanno 87 seggi contro i 48 dei nazionalisti spagnoli. C'è un‘altra questione da sottolineare. C'è chi affianca, in chiave nostrana, la Padania o "l'Italia del Nord" alla Catalunya; niente di più sbagliato ( nella foto da sx Pujol Comencini Beggiato).

L'unico popolo che può riproporre il modello catalano in Italia è quello veneto.
Me lo confermava nell'ormai lontano 1997 il "patriarca" della nazione catalana, Jordi Pujol allora presidente della Generalitat catalana.
Nella primavera del 1997 con un gruppo di veneti guidati da Fabrizio Comencini ci recammo in Catalunya per incontrare, nell'arco di tre-quattro giorni, i principali esponenti del mondo politico e culturale catalano.
Con nostra grande sorpresa il Presidente Pujol ci accolse con grande ospitalità e ci dedicò un paio d'ore proprio per cercare di capire cosa stava succedendo nel Veneto, realtà che già conosceva molto bene ma della quale voleva capire gli ultimi sviluppi.
Il Presidente catalano anche in quella occasione rifiutò qualsiasi paragone fra la Catalunya e la cosiddetta Padania mentre sostenne che l'unica realtà dello stato italiano che poteva essere paragonata alla Catalunya era proprio il Veneto, per la storia, la cultura, il modello economico che caratterizzano il popolo veneto, esprimendo una grande ammirazione per la nostra terra.
"Lo dico sempre ai miei amici, agli imprenditori come a chi fa politica: dobbiamo imparare dal Veneto" ci disse.
Dopo quindici anni, ho l'impressione che siamo noi Veneti a dover imparare, e molto, dai catalani.

Ettore Beggiato
Già assessore regionale del Veneto

Leggi tutti gli articoli su: Ettore Beggiato, Catalunya

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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