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Per 7 italiani su 10 shopping fonte di ansia e stress

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Dicembre 2010 alle 20:48 | 0 commenti

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Ricerca Nescafè Dolce Gusto  -  Altro che momento gioioso e di condivisione: gli italiani affrontano lo shopping natalizio sempre in ritardo, disorganizzati e in preda all'ansia da regalo. Ecco i rimedi per superare indenni la prova del regalo di Natale. Corse dell'ultimo minuto, indecisione su cosa acquistare e quanto spendere. La ricerca del perfetto regalo di Natale è tutt'altro che un momento gioioso e di condivisione: per la maggior parte degli italiani, infatti, sembra piuttosto una straordinaria fonte di ansia e stress (67%).

Non solo, spesso la caccia la si fa in coppia e causa litigi o comunque malumori, come sottolinea il 49% degli "esperti del regalo". Come fare, dunque, per superare indenni questa prova? Il consiglio è quello di "pianificare" (57%), dividersi i compiti (41%) e scegliere il momento opportuno per gli acquisti (31%). Tutto ciò tenendo ben presenti i "tic" e le piccole manie degli italiani alle prese con i regali di Natale: dal tempo di "permanenza" in ogni negozio (che per le donne può superare anche i 60 minuti) agli "interrogatori" cui spesso vengono sottoposti i commessi (come evidenzia il 43%). In realtà sono molteplici le modalità di organizzare il consueto tour dei regali tanto che, con l'ausilio degli esperti, è possibile tracciare il profilo di vere e proprie tribù degli acquisti natalizi: dagli "ultimo minuto", che si riducono a corse contro il tempo, ai "senza rotta" che vagano privi della minima idea su cosa comprare, passando per i "dolce gusto", i "numeri primi" e i "super voraci".

È quanto emerge da uno studio promosso da "Nescafé Dolce Gusto" e condotto su 150 "esperti di regali" (direttori e responsabili di negozi, commessi, consulenti e personal shopper). Lo studio "il Dolce Gusto dei Regali" ha voluto mettere in evidenza tic, manie e insicurezze degli italiani nella corsa ai regali di Natale.

Per nulla preparati, caotici e stressati, gli italiani alle prese con i regali sono allo sbando. Il sogno? Qualcuno in grado di aiutarli e a cui delegare gli acquisti.

Ma gli italiani come affrontano l'immancabile rito dei regali di Natale? Secondo gli esperti intervistati a predominare, senza ombra di dubbio, è lo stress (67%): oltre la metà degli acquirenti, infatti, è sempre di corsa (51%), è nervoso e suscettibile (29%) e sembra vivere le compere come un male necessario che non può evitare (24%). Ma fortunatamente c'è ancora chi si lancia nella corsa all'acquisto dei regali di Natale con il giusto spirito, ritenendolo un momento piacevole, di gioia e di condivisione (18%) e addirittura il 15% la reputa l'occasione ideale per evadere dai problemi della quotidianità. Spinti dal motto "Natale è solo una volta l'anno", sono quasi sempre disposti a spendere di più in confronto alla media e a ritenere taumaturgico lo shopping natalizio.

A balzare agli occhi degli esperti non è solamente l'approccio degli acquirenti ai regali di Natale, ma soprattutto, per il 59%, la mancanza di organizzazione e preparazione all'inevitabile appuntamento. Molti non sanno cosa comperare (38%) e dove andare per essere certi di trovare ciò che si desidera (33%), per non parlare della scelta dei destinatari (19%). Di tutt'altro avviso, invece, il 16% degli intervistati che ritiene gli italiani essere abbastanza o addirittura "molto" (12%) organizzati: a spiccare ovviamente le donne (75%) che, al cospetto degli uomini (32%), si dimostrano più sicure e convinte di ciò che devono acquistare. A mettere d'accordo gli esperti, però, è il confronto con gli stranieri che nel periodo prenatalizio affollano i negozi e i centri commerciali dello Stivale: per l'81% gli italiani si rivelano nettamente più caotici e confusionari sulle loro scelte d'acquisto.
E così, per rimediare all'imperante insicurezza e disorganizzazione, il 56% degli esperti dichiara che, sempre più italiani, chiedono di avvalersi di consigli personalizzati nella scelta dei regali. Il sogno di molti sembra essere quello di avere a completa disposizione un professionista del settore in grado di guidarli, consigliarli e a cui, secondo il 49%, delegherebbero volentieri la scelta e la ricerca stessa dei regali.

Non mancano i "tic" e le "piccole manie" a caratterizzare gli italiani alle prese con gli acquisti natalizi. E tra "lui" e "lei" le differenze abbondano: innanzitutto il "numero di negozi visitati" con le donne, secondo il 67% degli esperti, prese a girare in almeno 4 o 5 negozi prima di decidersi al definitivo acquisto e, di contro, gli uomini più propensi a comperare nel primo negozio in cui capitano, stando all'esperienza del 55% degli intervistati. Anche il "grado di convinzione" ha le sue sfaccettature: e se gli uomini sembrano arrivare con le idee chiare per poi perdersi e, come afferma il 46%, uscire dai negozi con un regalo completamente diverso nella busta rispetto a quello originariamente scelto, le donne paiono più convinte e, anche dopo aver visto altre 100 cose, tornano sull'idea originariamente scelta (43%). Ad assumere una sua valenza cruciale è infine il "tempo di permanenza medio all'interno di un negozio": secondo il 51% degli esperti gli uomini "resistono" massimo 30 minuti e si riservano di ritornare più volte successivamente per ricevere rassicurazioni e indicazioni ulteriori sull'acquisto fatto, le donne sono in grado, al contrario, di soffermarsi nella scelta per oltre un'ora.

Tra gli atteggiamenti comuni ad entrambi i sessi, secondo l'esperienza del 39% degli intervistati, prevale in qualsiasi caso un'incredibile indecisione: i commessi vengono sottoposti ad un interminabile interrogatorio su tutte le caratteristiche del prodotto, che si tratti del gadget ultratecnologico o di un semplicissimo maglioncino. Tanti gli ipercritici (35%) che, puntigliosamente, sottolineano i difetti reali o presunti tali degli oggetti, non mancando però, alla fine, di comperarlo comunque.

Banditi i tour di gruppo e amici preferiti ai partner, questi i consigli degli esperti per affrontare con meno ansia e stress lo shopping natalizio. A causare più problemi? Il regalo per la suocera

Approcci, comportamenti e atteggiamenti diversi che spesso conducono a veri e propri litigi a cui dichiara di aver assistito almeno una volta ben l'88% degli intervistati, o che comunque sono in grado di suscitare malumore e scontento all'interno della coppia (53%). E alla base degli scontri più della "cifra spesa" (causa del 22% dei litigi con protagonista spesso "lei" costretta a riprendere "lui"), il "tempo" impiegato per gli acquisti (41%), la scelta del prodotto (29%) e la lista delle persone a cui fare un regalo e quelle da escludere (8%).

La soluzione? Per il 67% degli esperti è addirittura quella di evitare di affrontare gli acquisti di Natale in coppia: troppo alto il rischio di litigare e rovinare del tutto l'attesa ricorrenza. Molto meglio decidere assieme il da farsi a casa per poi diversi i compiti: e se il 18% ritiene più funzionale far tutto per conto proprio, così da rispettare abitudini, ritmi e tempi senza acuire il carico di stress, il 32% consiglia di farsi accompagnare da un amico o un'amica con cui confrontarsi e superare con meno ansia eventuali code o attese. Banditi i tour "di gruppo" in grado di generare solo confusione e caos, rischiando a fine shopping di non aver concluso nulla o, peggio ancora, di aver comprato le cose sbagliate (75%).

Tra i destinatari dei regali che creano i maggiori "problemi" sicuramente le suocere: il 35% ammette di venire subissato di consigli e suggerimenti e al contempo, il regalo genera comunque scontri sia sul prezzo sia sulla scelta. Molta indecisione e infiniti dibattiti anche per i regali a figli e nipoti (dichiara il 19%), ma ancor di più per il partner (33%) per evitare di regalare la stessa identica cosa ogni anno (il classico sono la cravatta per lui e la borsetta per lei). C'è infatti chi, temendo la scelta dell'altro, lo accompagna e si sceglie direttamente il regalo. A destare meno problematicità la scelta per amici o colleghi (12%).

Ma quali saranno le categorie di regalo più gettonate? Non si prevede un Natale 2010 all'insegna di un "prodotto simbolo" (73%) e i primi gradini del podio secondo il 47% se li contenderanno i prodotti tecnologici (console, videogame, piccoli elettrodomestici e gadget elettronici), quelli enogastronomici (35%), i capi d'abbigliamento (38%). Sicuramente, vista la crescente consapevolezza all'acquisto degli italiani dettata dal periodo di crisi, si cercherà di far coincidere ogni regalo con un oggetto utile, funzionale, di uso quotidiano (44%).

Ed ecco le "tribù del regalo natalizio": dai "precisini" ai fanatici dello shopping, per arrivare a quelli che "spostano" il Natale dopo il 26 dicembre

Insomma, più che la capacità di spesa, sembra essere l'indole a differenziarci di fronte alla scelta e all'acquisto dei regali di Natale: per la serie "dimmi come scegli i regali e ti dirò chi sei". Ecco quindi le tribù dello shopping prenatalizio tracciate per abitudini, tic e piccole manie che contraddistinguono gli italiani.

I "DOLCE GUSTO": il clima natalizio e lo shopping sono privi di stress e la scelta dei regali equivale ad un piacere. Attenti e con le idee chiare, sono però aperti a consigli che possano ampliare lo spettro delle loro opzioni, osservando i nuovi trend del momento e informandosi sui prodotti più cool della stagione e sulla qualità in generale. Lo shopping spesso si trasforma in "esplorazioni" da vivere in coppia o tra amici. Per loro il regalo è e resta un'arte, ecco che sono attenti ad ogni aspetto e particolare: dalla scelta di cosa regalare alla confezione che lo racchiuderà. Identikit: approccio rilassato con il commesso, preparati, informati ma al contempo curiosi, non chiedono mai oggetti non presenti nel negozio dove si trovano. Anche il loro abbigliamento è all'insegna del gusto: mai eccessivi o fuori luogo.

I "NUMERI PRIMI": pianificano tutto fin nel piccolo dettaglio, scegliendo con cura i negozi visitandoli anche prima in fase di "ricognizione" senza lasciare spazio all'improvvisazione. Puntigliosi e super precisi, difficilmente accettano consigli o alternative al loro ideale regalo di Natale che solitamente è un prodotto funzionale. Calcolano anche i percorsi migliori per rendere efficiente lo shopping e talvolta, per evitare di trovarsi impreparati, si lasciano andare ad ulteriori compere: potrebbe sempre esserci l'esigenza di un altro regalo da fare. Identikit: decisi, diretti e determinati, con il loro preciso elenco puntano al reparto prestabilito, senza farsi distrarre da niente e da nessuno. Il loro abbigliamento è necessariamente pratico e confortevole per non "disturbare" l'operazione regali.

I "SENZA ROTTA": partono nel tour regali senza avere la minima idea di cosa comprare. Sopraffatti dallo stress, sottopongono il commesso a innumerevoli interrogatori, tornano più volte nello stesso negozio senza decidersi. E quando ad avere la meglio e lo sconforto o l'ira, puntano sul "regalo seriale" (a tutti lo stesso regalo) o su quello "ripetuto" (sempre lo stesso prodotto ogni anno per la stessa persona). Identikit: vagano tra gli scaffali, toccando tutto e cercando via cellulare l'appoggio di amici o parenti. Hanno quasi sempre l'aria spersa e mai una lista di oggetti da acquistare.

I "SUPER VORACI": veri fanatici dello shopping, per loro il Natale è l'occasione ideale per "scatenarsi". Preferiscono tour in compagnia con qualcuno che possa condividere il loro entusiasmo. Disposti a tutto per trovare ciò che vogliono, si rivelano essere anche quelli che dedicano maggior tempo negli acquisti perché, in realtà, comprerebbero tutto: una voracità che fa sì che non escano mai da un negozio a mani vuote. Lo shopping? Il toccasana per un buon umore, non può fermarli né una coda interminabile né una commessa poco disponibile. Identikit: dotati di liste infinite, gesticolano e indicano prodotti diversissimi tra loro. Sempre sorridenti, alle loro braccia pende un'incredibile quantità di sacchetti. Il tour dei regali è un appuntamento da non disattendere e, infatti, sono i più curati nell'abbigliamento e negli accessori, anche se ciò li priva di praticità.

GLI "ULTIMO MINUTO": sono quelli che talvolta "spostano" il Natale, ovvero si riducono a fare i regali dopo il 26 o accampando le più stravaganti scuse o preferendo l'arte del "riciclo". Non ammettono code o commessi introvabili eppure attendono sempre l'ultimo istante per comperare i regali, rivelandosi i più masochisti del Natale e nonostante le buone intenzioni, ogni anno ricascano nell'errore. Identikit: il più delle volte sono soli per sbrigarsi prima, lasciano l'auto in doppia fila e entrano puntualmente verso l'ora di chiusura. Spesso si lanciano nei "cento metri dello shopping" direttamente dal lavoro, che facciano i meccanici e lavorino in tuta o i manager, in doppiopetto e scarpe tacco 12.

Ecco, infine, le 5 regole d'oro per sopravvivere allo stress dei regali di Natale

1) Pensaci per tempo e programma gli acquisti, evitando le corse dell'ultimo minuto;
2) Pianifica la spesa e poniti dei limiti di budget;
3) Dividi i compiti e scegli con cura i tuoi "compagni di shopping", in base ad abitudini e gusti;
4) Ricordati, mentre corri per acquistare i doni destinati ad altri, di autogratificarti un po';
5) Non dimenticare la tradizione, ma cerca di rinnovare il tuo Natale, magari con regali "fuori dagli schemi".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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