Pdl e Lega fanno quadrato ... sul nuovo ponte a Debba
Venerdi 1 Giugno 2012 alle 20:24 | 0 commenti
Pdl e Lega fanno quadrato e uniscono le forze all'opposizione. Ed è significativo che, dopo i battibecchi dei mesi scorsi, un accordo tra le due forze di minoranza arrivi sulla vicenda che ruota attorno al nuovo ponte a Debba. Un progetto già finanziato dalla Regione, con 7 milioni di euro depositati in Provincia, e che aspetta solo la variante urbanistica da parte del Comune. Che però non arriva.
La Giunta l'aveva licenziata tre anni fa, poi congelata in attesa di "finanziamenti al collegamento fino al casello autostradale di Vicenza est, senza il quale non intendiamo fare il ponte" era la posizione dell'amministrazione qualche mese fa. Il no è stato ribadito giovedì, in Consiglio comunale, quando la delibera portata dal Pdl non è stata nemmeno discussa per la sospensione votata dalla maggioranza e dal sindaco Achille Variati, suscitando la reazione delle opposizioni. "Un gesto arrogante da parte della maggioranza e del sindaco - dichiara il capogruppo del Pdl, Francesco Rucco - che non vogliono votare la variante urbanistica per dare il via al progetto. E' chiaro che ormai il clima sia quello elettorale, ma bisogna smetterla di prendere decisioni guardando solo ai voti. Così facendo, il sindaco dimostra di fregarsene dei 7 milioni di euro già disponibili e si rischia di veder svanire quei fondi". Una posizione avallata anche dalla Lega nord in Consiglio comunale: "Abbiamo preso atto che il Pdl sta conducendo alcune battaglie che ci vedono d'accordo, come quella del ponte a Debba, e questo significa che siamo tornati a combattere assieme con le stesse idee dal punto di vista politico contro un'amministrazione che non sta governando ma facendo campagna elettorale". Il consigliere Gerardo Meridio, inoltre, nelle vesti di presidente della commissione speciale per la revisione dello Statuto e del regolamento comunale, ha anticipato che "sarà impossibile, con il nuovo regolamento comunale, che succedano ancora questi episodi, perché non si potrà più, con un atto di prevaricazione della maggioranza, annullare la discussione di un oggetto portato in aula dalla minoranza".
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