Pdl, Donazzan e Berlato restano separati in casa
Mercoledi 29 Febbraio 2012 alle 18:30 | 0 commenti
POLITICA. Dopo il congresso dei veleni il partito è ancora diviso. Pdl, Donazzan e Berlato restano separati in casa, di Marco Scorzato
Battibecco al direttivo provinciale: l´assessore regionale contesta i compensi previsti dal leader per gli addetti stampa. Sartoriani alla finestra: mercoledì 29 febbraio 2012 CRONACA, pagina 15
Altro che pacificazione: nel Pdl vicentino l´aria resta pesante. La bagarre precongressuale, il caso delle tessere sospette, le migliaia di cacciatori iscritti al partito, le roboanti polemiche tra le due (e più) anime che lo compongono, berlatiani e sartoriani; e poi, ultimi solo in ordine di tempo, i "distinguo" posti da Elena Donazzan, assessore regionale, all´indomani del congresso che incoronava Sergio Berlato nel ruolo di coordinatore provinciale del Popolo della libertà :
«Siamo pidiellini, non berlatiani», affermava in un´intervista a questo giornale, dopo aver disertato il dibattito congressuale per impegni istituzionali. È successo di tutto, in poco più di 40 giorni; e non è bastato il congresso unitario a far piombare quel tutto nel dimenticatoio. I colpi hanno lasciato il segno.
IL COORDINAMENTO. Ora il Pdl vicentino cerca di ripartire su nuove basi. Non c´è più il frastuono di un mese fa, ma un brusio quotidiano. E poi piccoli segnali che, i più attenti nel partito, si guardano bene dal sottovalutare. L´altra sera si è riunito per la seconda volta il coordinamento provinciale, sotto la guida di Sergio Berlato. Sono state approvate le consulte tematiche, che lavoreranno su temi specifici come la sanità , la sicurezza, il lavoro, e sono stati decisi i responsabili di settore. Sono i primi passi nella concretizzazione della mozione programmatica condivisa da Berlato, Donazzan e diversi altri esponenti del Pdl provinciale, per creare «un partito di regole e radicato».
IL BATTIBECCO. Questioni organizzative, perlopiù, ma anche su queste c´è spazio per i battibecchi. Tra chi? Tra l´ala sartoriana e quella berlatiana? Macché: direttamente tra Sergio Berlato ed Elena Donazzan. L´assessore, assente alla prima riunione «per impegni istituzionali», ieri era al suo esordio. Il motivo del contendere è l´organizzazione dell´ufficio stampa del Pdl. Berlato cala la sua proposta: a Luca Faietti, giornalista professionista, l´incarico di responsabile; a coadiuvarlo il giovane Andrea Guglielmi; per ciascuno di loro, un contratto a progetto da 1.200 euro al mese. La proposta-Berlato suscita la reazione di Donazzan che, pur convinta dell´opportunità di avere un ufficio stampa, pone l´accento sulla «necessità di un piano finanziario»: le retribuzioni che vanno «ben calibrate» in base al tipo e alla mole di lavoro e alle disponibilità del partito. Piccolo attrito, questo, rispetto al serrato scontro che i due ex An avevano avuto all´indomani delle esternazioni di Donazzan, che contestava l´eccessiva «personalizzazione» della fase (pre)congressuale.
ALLA FINESTRA. Ad assistere al battibecco i vari Antonio Pasinato, Marco Tolettini, Dino Secco, Graziano Menghini e gli altri membri del coordinamento che fanno parte della minoranza sartoriana. Una minoranza silenziosa, quasi distaccata, e pure stupita di quell´inedito confronto: «Noi siamo rimasti a guardare - racconta a microfoni spenti un sartoriano -. L´unico battibecco è stato quello tra Donazzan e Berlato. In altri tempi non sarebbe mai successo».
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