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PCdI: 95 anni fa nasceva il Partito Comunista

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Gennaio 2016 alle 10:30 | 0 commenti

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Partito Comunista d'Italia - federazione del Veneto

A Livorno, 95 anni fa, nasceva il Partito Comunista d'Italia. Un grande partito che divenne, dopo essere stato protagonista della Resistenza, un grande partito di massa: il PCI. Un Partito che ha garantito la libertà e la democrazia nel nostro paese opponendosi con forza e determinazione ai tentativi reazionari della destra democristiana con il governo Tambroni, allo stragismo fascista, al terrorismo, al progetto della P2, alla corruzione con la “questione morale” denunciata da Enrico Berlinguer.

Un Partito che ha lottato al fianco della classe lavoratrice, dei pensionati, delle donne, dei giovani costruendo movimenti forti e combattivi che hanno raggiunti risultati importantissimi. Un Partito che ha sempre lottato per l'attuazione della Costituzione della quale tra i principali artefici. Un Partito che ha operato per la Pace nel mondo. Pace oggi messa in grave pericolo dalle mire imperialistiche ed espansionistiche degli USA, della Nato e della UE.

All'inizio degli anni 90 del secolo scorso, la sciagurata scelta di massimi dirigenti del PCI di trasformare quel partito in un qualcosa di indistinto rispetto agli altri partiti, portò alla dissoluzione del PCI stesso e, nel tempo, alla diaspora dei comunisti in molte organizzazioni (spesso insignificanti) prive di forza sufficiente per essere realmente determinanti e, quindi, protagoniste della politica nazionale. L'uscita dei comunisti dal Parlamento dovuta anche a leggi elettorali non più proporzionali che impediscono una vera rappresentatività del popolo italiano, ha relegato sempre più ai margini della società italiana i comunisti. Il risultato di questa assenza è sotto gli occhi di tutti: cancellazione dei diritti conquistati con decenni di lotte e sacrifici, rigurgiti neofascisti, un'informazione sempre più adeguata al potere, “riforme” che trasformano la nostra democrazia in un'oligarchia asservita al potere economico-finanziario, privatizzazioni selvagge nei settori strategici e nei servizi garantiti dalla Costituzione (salute, istruzione, trasporti …), devastazione ambientale, maggiore povertà e assenza di futuro e lavoro soprattutto per i giovani, aumento della corruzione e dell'evasione fiscale … è la realizzazione del piano della P2.

Oggi più che mai sarebbe necessario un Partito Comunista forte e determinato come quello di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer. È per questo che è in atto un processo di ricomposizione dei comunisti italiani che porti alla ricostruzione di un Partito Comunista unito e meno debole degli attuali. È un progetto ambizioso e difficile che vede impegnati migliaia di militanti nella definizione, innanzi tutto, di un progetto di sviluppo alternativo all'attuale. Per una società diversa e più giusta, per la difesa e l'attuazione della Costituzione, perché chi vive del proprio lavoro possa diventare proprietario della propria vita e del proprio futuro, perché la Pace e la solidarietà non siano solo degli slogan è necessaria la ricostruzione di un nuovo PCI degno del compito che i comunisti italiani hanno esercitato per decenni.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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