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"Patto per le città venete": ambiente, coesione sociale e competitività del territorio

Di Edoardo Andrein Venerdi 28 Novembre 2014 alle 18:27 | 0 commenti

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Categorie, ordini, associazioni imprenditoriali, professionisti, atenei, organizzazioni sindacali, costruttori, ambientalisti, università: in diciotto sottoscrivono la proposta unitaria di  “una legge organica per superare l’attuale frammentarietà”. Una patto per rigenerare le città venete con un appello alla Regione Veneto e una serie di proposte che partono da limitare la corsa al consumo di suolo, aumentare inclusione sociale e sostenibilità, generare processi economici virtuosi legati alla rigenerazione della città. Di seguito tutti i dettagli sull'iniziativa forniti dai promotori (nella foto la brochure preparata).

Si è costituito il “Patto per un programma regionale di strategie e politiche di Rigenerazione urbana sostenibile”, un tavolo di lavoro e di discussione costituito spontaneamente da 18 soggetti istituzionali: categorie economiche, ordini professionali, costruttori, ambientalisti e sindacati. Il “Patto” si propone di diventare interlocutore della Regione Veneto e dei Comuni su un programma organico di riforma delle politiche di governo del territorio, tenendo in maggiore considerazione gli aspetti ambientali, di coesione sociale, di competitività del territorio veneto.

I promotori sono:

Ance Veneto, Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Federazione Ordini Architetti del Veneto, Federazione Ordine degli Ingegneri del Veneto, Federazione Ordini Dottori Agronomi del Veneto, Feneal Uil, Fillea Cigl, Filca Cisl, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Ordine Geologi del Veneto, Ordine Psicologi Consiglio Regionale Veneto, Unioncamere Veneto, Università degli Studi di Padova, Università Iuav di Venezia, Consorzio di Bonifica Bacchiglione, Gruppi di Azione Locale (GAL) del Veneto.

«La città – sostengono unitariamente gli aderenti – è il luogo privilegiato per vivere, lavorare, divertirsi e conseguentemente investire. A differenza di ferrovie e autostrade, ogni euro di denaro pubblico investito nella città ne attrae quattro dal mercato privato».

La presentazione pubblica del nuovo coordinamento avverrà mercoledì 3 dicembre nel corso di un convegno che si svolgerà a partire dalle 9,30 nell’aula magna Galileo Galilei dell’Università di Padova.

 

Appello alla Regione Veneto

Il “Patto” chiederà alla Regione Veneto di svolgere, di concerto con le altre regioni, un ruolo attivo nella Conferenza Stato-Regioni affinché il governo provveda quanto prima all’approvazione di una organica legge di programmazione finalizzata a superare l’attuale impianto frammentario e settoriale delle politiche urbane. La Regione, dal canto suo, è chiamata a supportare i propositi di riforma anche con una legge regionale di indirizzo.

 

Le proposte

Tra le soluzioni individuate dal coordinamento anche la costituzione di un Comitato Interministeriale per le politiche urbane, cabina di regia in grado di tradurre in provvedimenti operativi i programmi pluriennali e le linee di indirizzo di volta in volta definite. Il comitato potrà essere affiancato da un’Agenzia Nazionale per la Rigenerazione Urbana Sostenibile per la selezione a livello nazionale e regionale dei siti in cui intervenire. Essenziale sarà poi la definizione di nuovi strumenti finanziari in grado di attirare gli investimenti privati (fondo di rotazione, raccolte obbligazionarie di scopo, fondo di solidarietà per la realizzazione di alloggi sociali, forme di micro-credito) e un chiaro indirizzo nell’impiego dei fondi strutturali europei verso politiche di riqualificazione urbana. La programmazione dei fondi europei e nazionali per il periodo 2014-2020 rappresenta, infatti, una straordinaria occasione per rilanciare le politiche urbane. Per usare bene i fondi è però indispensabile definire una strategia nazionale sulle città, in grado di sostenere un salto di qualità verso le più innovative esperienze europee in materia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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