Patto di stabilità regionale, Dal Negro: tutti i comuni veneti ne hanno diritto
Giovedi 3 Novembre 2011 alle 18:01 | 0 commenti
Anciveneto - L'Anciveneto è pronta a ribadirlo anche per via istituzionale, pur cercando primariamente la strada del dialogo. Ad accedere al patto di stabilità regionale devono essere tutte le municipalità del nostro territorio regionale. Lo afferma l'Anciveneto, che rigetta in pieno le motivazioni addotte dall'assessore regionale Roberto Ciambetti in questi ultimi giorni. Secondo Ciambetti c'erano termini di legge precisi per le domande e soltanto una settantina di comuni veneti (su 581) li avrebbero rispettati.
"Ci sono tre punti dove i conti non tornano -precisa il presidente dell'Associazione Giorgio Dal Negro- Una riguarda le scadenze del 15 settembre, che Palazzo Balbi ha preso in considerazione: non erano perentorie, cioè non erano di fatto obbligatorie per i Comuni. In secondo luogo ci aspettavamo legittimamente un decreto della Regione stessa, che spiegasse ai Comuni criteri e requisiti di accesso ai fondi messi a disposizione nel patto di stabilità regionale: oltre al fatto di essere virtuosi, in che modo e in che forma? Senza dimenticare i regolamenti per definire la distribuzione dei fondi: per esempio, le somme devono essere elargite proporzionalmente al numero di abitanti del comune richiedente o con una somma fissa uguale per tutti e il resto suddivisa? In particolare su quest'ultimo punto avevamo chiesto di lavorare congiuntamente, dopo che come Anciveneto avevamo già messo in piedi un gruppo di lavoro tecnico e una serie di bozze molto elaborate".
Il terzo punto riguarda la sede dell'accordo tra Regione e Comuni. Continua Dal Negro: "La legge parla di Consiglio delle autonomie oppure di accordi specifici tra Regione, Anci e Upi. La questione è stata trattata invece nella Conferenza Permanente: qua Comuni e Province sono in minoranza e non è certo la sede adatta. Questi argomenti dimostrano che la tesi portata avanti dagli uffici regionali non ha fondamento giuridico. Facciamo comunque un ultimo appello all'assessore Ciambetti, di cui abbiamo sempre avuto stima e fiducia, per questo vogliamo proseguire sulla via del dialogo e discuterne assieme. In caso contrario, ci troveremo costretti a fare ricorso in sede istituzionale". I Comuni saranno puntualmente informati dall'Anciveneto sullo sviluppo della vicenda.
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