Patti antievasione tra comuni ed Agenzia delle Entrate: primi passi nella direzione giusta
Lunedi 10 Ottobre 2011 alle 16:43 | 0 commenti
Cgil Cisl Uil Vicenza - I comuni di Vicenza e Arzignano hanno stipulato nei giorni scorsi con l'Agenzia delle Entrate il cosiddetto patto anti-evasione, cioè un accordo per contribuire a combattere l'evasione fiscale. E' una notizia buona anche se tardiva. Cgil, Cisl e Uil segnalano da tempo che l'evasione e l'elusione fiscale sono tra i mali peggiori del nostro paese. Chi evade le tasse sottrae risorse alla collettività , mettendo in crisi il sistema di welfare e costringendo gli onesti a pagare tasse più alte.
Lo stesso Governatore della Banca d'Italia Draghi ha definito l'evasione fiscale come "macelleria sociale perchè richiede tasse più elevate per chi le paga e riduce le risorse alle politiche sociali". Ricordiamo che l'art. 53 della Costituzione prevede che "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività ".
Allo stesso tempo i comuni lamentano i continui tagli dei trasferimenti e la carente mancanza di risorse, mettendo in qualche caso in discussione l'erogazione dei servizi. Con i patti anti-evasione il 100% delle risorse recuperate dal fisco a seguito della segnalazione dei comuni restano all'ente locale. Non è pertanto comprensibile la così bassa adesione delle amministrazioni locali a questi accordi con le Agenzie delle Entrate. Arzignano e Vicenza sono infatti i due unici comuni vicentini (su 121) ad aver sottoscritto i patti anti-evasione.
Riteniamo pertanto opportuno e urgente, partendo dalle scelte di Arzignano e Vicenza, che si allarghi a tutti i comuni vicentini la scelta di aderire ai patti antievasione, con il duplice obiettivo di perseguire l'equità tra i cittadini e il recupero di risorse.
Chiediamo anche di attivare dei tavoli di concertazione perché le risorse recuperate dai comuni con la lotta all'evasione siano prioritariamente indirizzate agli interventi sociali e, più in generale, alle politiche della famiglia. Non autosufficienza, assistenza domiciliare, disabilità , asili nido, istruzione (per citare alcuni temi) sono ambiti nei quali, sempre più, la carenza di risorse pubbliche scarica sui cittadini il costo dello stato sociale, non garantendo, in questo modo, la tutela proprio alle fasce più deboli della popolazione.
CGIL CISL e UIL si appellano pertanto a tutte le amministrazioni comunali del vicentino perché seguano l'esempio di Arzignano e Vicenza, perchè siamo convinti che la carenza delle risorse pubbliche deve diventare occasione per fare un vero salto di qualità nella lotta all'evasione, a partire dai comuni, con il coinvolgimento di tutti i cittadini.
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