Quotidiano | Categorie: Religioni

Pastafariani, una nuova religione anche a Vicenza?

Di Edoardo Andrein Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 16:22 | 0 commenti

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A Vicenza si è formata una nutrita schiera di seguaci sotto il nome di Chiesa Pastafariana del Baccaliscafisso di Vicenza, presente anche alle recenti manifestazioni Lgbt in piazza (foto sotto). Nella Sacrestia d'Italia, culla della dottrina cattolica, sta nascendo una nuova religione? Con il simbolo dello scolapasta in testa, l'associazione religiosa della Chiesa Pastafariana è stata fondata da uno statunitense, Bobby Henderson e nel 2012 sono usciti allo scoperto i primi seguaci anche in Italia con il capostipite Giorgio de Angelis che assunse il nome di Pappa Al Zarkawi I e ha guidato la Chiesa fino al giorno della sua morte, avvenuta nel dicembre 2013.

De Angelis rappresenta il Santo e Padre fondatore e rappresenta per i suoi membri un esempio a seguire di specchiata integrità morale, tolleranza e coraggio. Nel 2014, un gruppo di fedeli, minestri di culto e prelati di tutta Italia si è riunito in un “Conclave” per riorganizzare la Chiesa e definirne con maggiore chiarezza la struttura e gli scopi.

Di seguito riportiamo i principi predicati della Chiesa Pastafariana Italiana:

  • la tolleranza religiosa e quindi rispetta le convinzioni individuali sia di coloro che credono in uno o più divinità sia di chi non crede in nessuna;

  • il rispetto dei diritti umani così come stabiliti nella Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo e nella Carta Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza;

  • la non violenza, il pacifismo e ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;

  • il dialogo come strumento di risoluzione dei conflitti;

  • il pluralismo, l’uguaglianza dei diritti individuali e il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religio-se, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali;

  • la libertà di coscienza, di espressione e di ricerca.

La Chiesa Pastafariana Italiana ripudia:

  • ogni discriminazione basata su concezioni filosofiche o religiose;

  • ogni dogma;

  • l'uso della forza e la guerra santa come mezzo per imporre la propria religione sugli altri;

  • la tortura, in particolare come strumento di inquisizione;

  • la pena di morte;

  • il rogo, in particolare come pena contro l'eresia religiosa e/o la stregoneria;

  • l'abuso psicologico e sessuale dei minori e fa obbligo a tutti i suoi membri di denunciare tali comportamenti alle autorità dello Stato competenti, senza riguardo per le cariche sociali e religiose di coloro che li commettono;

  • il riciclaggio di denaro e l’uso delle risorse economiche della Chiesa stessa per scopi che contrastino con le leggi dello Stato o per finanziare la produzione e il commercio di armi;

  • la lapidazione o qualsiasi altra forma di violenza fisica o psicologica come pena contro l’adulterio o altre forme di espressione della libertà sessuale tra individui maggiorenni e consenzienti;

  • l'imposizione delle mutilazioni genitali ai minori, in particolare modo per motivi religiosi;

  • la schiavitù.

SCOPI

La CPI è un'associazione non lucrativa, democratica e apartitica le cui finalità sono:

  • tutelare i diritti civili e religiosi dei pastafariani, a livello nazionale e locale, opponendosi a ogni tipo di discriminazione, giuridica e di fatto, nei loro confronti, attraverso iniziative legali e campagne di sensibilizzazione;

  • promuovere la religione e la cultura pastafariane, così come l’insegnamento delle stesse, includendo in particolare: i princìpi e valori sopra esposti; la cosmogonia e la teologia pastafariane, le tradizioni pastafariane negli ambiti di: cucina, gastronomia, enologia, vestiario, navigazione; la diffusione delle sacre scritture e dei simboli pastafariani;

  • contribuire all’affermazione concreta della piena uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, alle istituzioni pubbliche e nelle scuole pubbliche, indipendentemente dalle loro convinzioni filosofiche e religiose.

Leggi tutti gli articoli su: Lgbt , Pastafariani, Chiesa Pastafariana

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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