Quotidiano | Categorie: Politica

Parte mobilitazione per mantenere pubblica l'acqua

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 21 Aprile 2010 alle 04:06 | 0 commenti

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Adico  -  Depositato in Cassazione i tre quesiti per mantenere l'acqua pubblica, chiedendo l'abrogazione dell'articolo 23 bis della legge 133/2008, conosciuta come decreto Ronchi. Parte una mobilitazione capillare che richiede la raccolta di cinquecentomila firme in tre mesi.
La raccolta delle firme necessarie per l'ammissione dei referendum inizierà nel fine settimana del 24-25 aprile, una data simbolo per quella che il Forum dei Movimenti per l'Acqua intende come la Liberazione dell'acqua dalle logiche di profitto.

E siamo certi che firmare per sostenere la campagna referendaria sarà semplice grazie al gran numero delle associazioni aderenti al Forum, che predisporranno banchetti su tutto il territorio nazionale. Il popolo dell'acqua sarà mobilitato, dopo il successo della manifestazione di Roma del 20 marzo scorso.
«Abbiamo deciso di intraprendere la strada del referendum perché in questo Paese c'è un enorme vuoto di democrazia - ha spiegato Marco Bersani rappresentante del Forum italiano dei movimenti per l'acqua -. C'è una legge di iniziativa popolare firmata da 400mila persone presentata nel 2007 che giace nei cassetti delle commissioni parlamentari. Nessuno si muove, e allora faremo da soli».
Molta attenzione è stata posta al contenuto dei quesiti e, per evitare la trappola della non ammissibilità, sono state coinvolte personalità giuridiche di rilievo come il costituzionalista Gianni Ferrara e l'ex presidente della Autorità garante della Privacy Stefano Rodotà.
«Sono sempre molto scettico sullo strumento referendario - ha detto Ferrara - ma proprio i contenuti dei quesiti mi hanno convinto a partecipare. Privatizzare l'acqua è un attacco alla civiltà. è un obbrobrio che non possiamo permettere».
«Il nostro faro - ha poi aggiunto Stefano Rodotà - è la Costituzione. I quesiti chiedono non solo l'abrogazione di una norma ingiusta, ma indicano la strada per l'alternativa illuminata dall'articolo 43 della Costituzione in cui si afferma che, ai fini di utilità generale, lo Stato può affidare a comunità di lavoratori o di utenti a determinate imprese che si occupano di servizi di utilità sociale e di servizi pubblici essenziali».
I tre quesiti referendari chiederanno l'abrogazione dell'articolo 23 bis della legge 133/2008,
e degli articoli 150 e 154 del Decreto legislativo 152/06 (detto Decreto Ambientale) varato dal Governo Prodi, giudicati fautori dei presupposti per la privatizzazione.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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