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Basilica, l'incontro con l'arte contemporanea cinese è a discrezione del visitatore

Di Nicola Tonello Giovedi 17 Settembre 2015 alle 16:05 | 0 commenti

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Questa mattina 17 settembre e oggi pomeriggio è stata presentata la mostra ideata e realizzata da Maria Yvonne Pugliese e Peng Feng, docente di estetica alla Peking University, che verrà inaugurata in Basilica Palladiana sabato 19 settembre e chiuderà i battenti il Primo Novembre. Il titolo FLOW, che significa appunto flusso o corrente, intende garantire – come spiegano i curatori – il naturale scorrimento del pensiero.

Mentre il sottotitolo “Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo” vuole far interrogare l’arte contemporanea come un puro stimolo di interscambio tra la cultura occidentale e quella cinese. Essendo queste due estremamente lontane si cercherà partendo proprio da questa esposizione di creare un’alternanza di incontri espositivi tra Cina e Italia. Infatti proprio la stessa mostra verrà riproposta a Pechino il prossimo anno. Al visitatore verrà data la possibilità di cogliere autonomamente gli stimoli suggeriti dalle opere in un percorso di allontanamento e riavvicinamento tra le due realtà in continuo dialogo. Tra i 24 artisti presenti spiccano le opere di Li Hongbo con “Woodden Pier”, le maschere “Sarmata” di Patrick Tuttofuoco, oppure il bronzo policromo “Loose” di Mu Boyan, le istallazioni video di Marcantonio Lunardi o Bianco-Valente, l’ “Arcomoka” di Alberto Scodro, fino alla “Anosmia” di Tamara Repetto, una particolare installazione multisensoriale sonoro-olfattiva. Un laboratorio d’idee dunque, più che una mostra, che stimolerà certamente i fruitori interessati, dal vicentino al turista di passaggio, curiosi di aprire una finestra sulla percezione artistica tra oriente e occidente.

 

Comune di Vicenza - “Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo” è ormai al via. Aprirà al pubblico sabato 19 settembre, riservando la giornata di giovedì 17 alle autorità e agli addetti ai lavori.

Oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, i curatori, Maria Yvonne Pugliese e Peng Feng, e il consigliere comunale Raffaele Colombara hanno percorso le sale della mostra completamente allestite.

Con loro l'artista Zhang Fangbai e Marcello Ghilardi, ricercatore in Estetica all'Università di Padova, esperto di estetica orientale, entrambi relatori al FlowTalk.

"Fin dall'inizio abbiamo definito questo progetto "piccolo" ma solo dal punto di vista numerico, poiché le opere raccolte non saranno numerose. Indubbiamente come avevamo già annunciato e come si può capire ora percorrendo le sale espositive, risulta particolarmente interessante perché capace di guardare in profondità la realtà - ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. E per fare questo la proposta è un confronto tra Cina e Italia proprio a Vicenza, in una città decisamente piccola per un progetto così ambizioso ma capace di mettere a disposizione un grande e prestigioso spazio espositivo come il salone in cui ci troviamo oggi, inserito in un monumento ripensato da Palladio, il grande architetto che ha reso celebre la nostra città in tutto il mondo".

A settembre, quindi, nel salone della Basilica palladiana dove esporranno artisti contemporanei italiani e cinesi, ci si troverà immersi in un percorso culturale di confronto tra oriente e occidente accompagnati dalle opere d'arte esposte e dalla voce dei filosofi che interverranno. Vicenza invita nuovamente alla conoscenza dell'oriente, come già avviene in occasione del Festiva del Giappone che si ripete in città con successo già da alcuni anni - precisa il vicesindaco -. La mostra Flow_1 sarà l'occasione per proporre una riflessione sull'arte contemporanea proprio in Basilica che aspira a diventare il cuore culturale della nostra città. Grazie ancora una volta al dialogo tra il mondo pubblico e privato Vicenza cercherà di intraprendere un dialogo con la Cina avendone, a mio parere, tutte le carte in regola. Sotto questo profilo intendiamo offrire opportunità alle imprese del nostro territorio, attraverso la collaborazione con l'associazione industriali, che potranno diventar partner e utilizzare la Basilica per le loro attività promozionali durante l'esposizione".

Ciò che Maria Yvonne Pugliese e Peng Feng, professore di Estetica alla Peking University, hanno ideato e realizzato per la Basilica Palladiana, non è solo un progetto internazionale. E’ un modello nuovo di avvicinamento all’arte contemporanea.

Il titolo FLOW (flusso, corrente) intende garantire il naturale scorrimento del pensiero. Il sottotitolo “arte contemporanea italiana e cinese in dialogo” significa che viene interrogata l’arte contemporanea come stimolo autentico di dialogo fra le due culture. “La storia da cui arrivano Cina e Occidente è profondamente diversa. Perciò crediamo che aprire una piattaforma continuativa di confronto, un laboratorio aperto in ambito culturale, sia un progetto di grande utilità”. Infatti FLOW è anche un primo passo, è l’apertura di un work in progress. L’idea è quella di avere un’alternanza di incontri espositivi tra sedi in Cina e in Italia. La mostra proposta in Basilica Palladiana a Vicenza verrà riproposta a Pechino nel 2016.

Al centro di questo progetto gli artisti, la loro cultura di provenienza, ma anche il visitatore. Il percorso della mostra suggerisce occasioni di tangenza e di allontanamento tra le due realtà in dialogo ed è studiato affinché il visitatore possa cogliere autonomamente gli stimoli suggeriti dalle opere. Sono gli stessi artisti a raccontare il loro lavoro in alcuni contributi video predisposti nel percorso della mostra realizzati su richiesta dei curatori per FLOW. “Lo sguardo di ogni visitatore potrà cogliere e fare proprie differenze e somiglianze sia all’interno della stessa cultura sia nel raffronto tra di esse.”

E’ inoltre in corso una collaborazione dell’ente organizzatore YARC con l’Istituto Confucio di Venezia e con il Liceo A. Pigafetta, sede dell’Aula Confucio, per cui gli studenti verranno chiamati ad approfondire alcuni aspetti della mostra e a condividere il loro lavoro con i visitatori in una giornata dedicata.

Una modalità di fruizione diversa insomma come diverso sarà l’evento inaugurale. Non la vernice di rito ma un confronto tra artisti e filosofi italiani e cinesi che occuperà l’intero pomeriggio del 17. Alle 15.30 in Basilica prenderà infatti il via il FlowTalk, al quale interverranno come relatori il curatore professor Peng Feng della Peking University, il professor Marcello Ghilardi, ricercatore in Estetica all'Università di Padova, esperto di estetica orientale, gli artisti Iler Melioli, Stefano Arienti e Zhang Fangbai. Ad introdurre il dibattito il vicesindaco Bulgarini d’Elci e la curatrice Yvonne Pugliese. Il tutto filmato, montato con i sottotitoli e poi mandato in loop durante tutto il periodo della mostra. In sala presenti anche gli altri artisti protagonisti della mostra che si tratteranno tutta la giornata per partecipare al vernissage delle 18.30 nel loggiato, insieme agli ospiti invitati.

 

“Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo”

Biglietto d’ingresso: 5 euro (ingresso gratuito per i bambini con meno di 7 anni e per gli accompagnatori di persone con disabilità).

FlowTalk: giovedì 17 settembre ore 15.30

Vernissage: giovedì 17 settembre ore 18.30

Apertura al pubblico: da sabato 19 settembre all' 1 novembre 2015

Orari: giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, sabato e domenica dalle 11 alle 20


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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