Quotidiano | Categorie: Energia

Parla italiano l'energia del futuro (non nucleare)

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 11 Maggio 2010 alle 01:30 | 0 commenti

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Adico  -  Nel sempre più ampio ventaglio di nuove tecnologie pulite a disposizione, il solare termodinamico è sicuramente una delle più promettenti - sostengono dall'ADICO - tanto che da un recente rapporto del Politecnico di Milano risulta come il 2009 sia stato un anno di svolta per questa fonte energetica, con una crescita del 23% della potenza installata rispetto al 2008.

Le proiezioni per i prossimi anni - ne è convinto il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - saranno ancor più rosee soprattutto grazie ai tanti progetti messi in cantiere negli Stati Uniti dove entro il 2020 sono previste nuove centrali per un totale di 10,3 GW di potenza. La corsa per conquistare quote di mercato è quindi più aperta che mai e vede in pole position anche una neonata azienda italiana, la Archimede Solar Energy. Si tratta di una società creata dal gruppo Angelantoni per realizzare su scala industriale i tubi ricettori a Sali fusi brevettati dall'Enea sotto la presidenza di Carlo Rubbia.
Una soluzione alla quale dimostra di credere fortemente anche un colosso industriale come Siemens che partecipa al capitale dell'A rchimede Solar Energy con una quota del 28%. "Per noi rappresenta un ulteriore asso tecnologico nella manica, un sistema che promette di incrementare notevolmente l'efficienza degli impianti riuscendo ad arrivare a temperature superiori a quelle dei ricettori attualmente in uso", spiega René Umlauft, Ceo della divisione rinnovabili di Siemens Energia in occasione della presentazione alla stampa internazionale della nuova centrale da 50MW in costruzione a Lebrija, nei pressi di Siviglia, e pronta dal prossimo gennaio a soddisfare i consumi elettrici di circa 11 mila famiglie spagnole. Per chi non ha dimestichezza con il funzionamento del solare termodinamico (detto anche a concentrazione o CSP), va spiegato che i ricettori sono le vene pulsanti del sistema. Simili a dei lunghi tubi dal diametro di pochi centimetri, sono piazzati al convergere dei raggi solari riflessi dai lunghi filari di specchi a parabola. Nelle centrali già in funzione al loro interno scorre un olio sintetico che grazie al calore concentrato del sole raggiunge la temperatura di circa 400 gradi utilizzata per produrre il vapore necessario al funzionamento di turbine identiche a quelle utilizzate nelle tradizionali centrali a gas. Grazie a un'i ntuizione di Rubbia, all'interno del ricettore Archimede passa invece una miscela di Sali fusi in grado di toccare la temperatura di 550 gradi e di conservarla a lungo, permettendo all'impianto di funzionare anche di notte. Due potenzialità che Siemens ritiene molto importanti. "Crediamo - spiega ancora Umlauft - che entro il 2020 il mercato del solare termodinamico varrà circa 23 miliardi di euro e noi vogliamo diventare leader del settore entro il 2015. Per questo puntiamo ad ampliare la nostra offerta con il ricettore Archimede e aspettiamo con fiducia di vederlo all'opera nel progetto pilota che verrà lanciato a maggio nella centrale di Priolo".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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