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Parco città, energia e condizionamento a rischio: timori anche per Ipark

Di Marco Milioni Sabato 9 Marzo 2013 alle 15:05 | 0 commenti

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Una complicatissima querelle fatta di carte bollate potrebbe mettere in forse la fornitura energetica all'intero quartiere di Parco Città, dove a temere maggiormente c'è il centro anziani Ipark-Ipab (nella foto). È questo lo scenario uscito ieri da una tesissima assemblea informale fortissimamente voluta dal ragioner Stefano Rodighiero, amministratore condominiale del maxi complesso di via Quadri.

I primi sentori sulla vicenda, nata addirittura a metà anni 2000, arrivano nel 2008 quando la attuale giunta di centrosinistra che governa a Vicenza si è appena insediata assieme al sindaco democratico Achille Variati. A palazzo Trissino infatti rimbalzano le eco di una querelle tra il gruppo Aim e Apec, la srl che ha in esclusiva la gestione trentennale del teleriscaldamento e del raffrescamento di tutti gli immobili del comparto di Parco Città, la chiacchieratissima lottizzazione di via Quadri che prese corpo a metà degli anni '90 le cui vicende si sono intrecciate a più riprese con quelle della politica locale.
 
La querelle. Apec, infatti, già cinque anni orsono, chiama in causa Aim dalla quale si approvvigiona per il teleriscaldamento, addebitandole di non avere effettuato alcuni collegamenti alla rete che le permetterebbero di gestire al meglio e con costi accettabili il servizio a favore delle utenze di Parco Città, tra le quali figura anche quella dell'Ipark. Aim dal canto suo respinge gli addebiti e anzi imputa ad Apec una serie di inadempienze, anche economiche. Lo scambio di raccomandate prosegue per lungo tempo, mentre il nome di Apec finisce di rimbalzo anche nell'ambito di una inchiesta legata alla burrasca finanziaria che aveva interessato le immobiliari che avevano realizzato il quartiere: è il cosiddetto affaire fratelli Filosofo, negli anni Duemila vicinissimi a Forza Italia. 
 
La novità. Nonostante i mesi e gli anni che trascorrono però le tensioni non si sarebbero sopite tanto che a palazzo Trissino si mormora di forniture, per Ipark in primis, che sarebbero a rischio proprio per via delle inadempienze di Apec, i cui vertici aziendali però negano ogni addebito. Ad ogni modo lo stato di tensione starebbe arrivando alle stelle in un vortice di cifre ancora da definire. Vortice del quale il sindaco sarebbe già stato informato. Per di più ieri a Parco città c'è stato un vertice (top secret?) cui avrebbero partecipato oltre a Rodighiero anche i referenti del gruppo Aim e di Apec. Da palazzo Trissino e da San Biagio filtrano ulteriori indiscrezioni.
 
Lo scenario. Sembra che tra le ipotesi in ballo ci sia quella di far rilevare ad Aim le utenze di Apec (gruppo Blu Energy), ma ci sono molte incognite sull'eventuale ristoro. Sempre a palazzo Trissino si mormora anche di un eventuale acquisto di Apec da parte della multiservizio, i cui vertici però temerebbero, in caso di prezzo elevato, i possibili rilievi della Corte dei Conti. Gli specialisti di San Biagio tuttavia avrebbero già valutato fattibile la cosa sul piano tecnico a patto di non prendere in carico la gestione del raffrescamento, la quale vista l'obsolescenza di alcuni impianti, potrebbe rivelarsi un salasso per San Biagio. Dall'altra sul tavolo del sindaco sarebbe già giunto il monito di alcuni consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione affinché non siano interrotte le forniture, specie per Ipak, che ospita persone molto anziane e molto deboli.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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