Paolo Rossi: Baggio, Azzurri e Vicenza Calcio
Martedi 3 Agosto 2010 alle 13:05 | 0 commenti
VicenzaPiù ha raggiunto telefonicamente Paolo Rossi, eroe del Mundial 1982 per fare il punto della situazione sul calcio italiano di oggi, a partire dalla notizia fresca del nuovo incarico affidato dalla Fgic a Roberto Baggio per arrivare al Vicenza Calcio, passando per il flop della Nazionale agli ultimi Mondiali in Sudafrica e al calcio spezzatino che si prospetta nella prossima stagione che sta per cominciare.
Paolo Rossi, ha sentito del nuovo incarico affidato dalla Federazione a Roberto Baggio? Che ne pensa?
Sì, ho sentito. Sono molto contento per Roberto, è giusto che un grande campione come lui torni nel mondo del calcio, anche se sinceramente non capisco il tipo di incarico che gli hanno affidato e quali potranno essere effettivamente i suoi poteri.
Tante altre nazioni hanno ex giocatori che ricoprono ruoli dirigenziali, mi vengono in mente Beckenbauer o Rumenigge nel Bayern Monaco, credo sia bello anche a livello di immagine.
Lei accetterebbe mai un ruolo del genere se le venisse proposto?
Mah, non ci ho mai pensato in realtà . Al momento attuale sto bene così, poi bisogna vedere le condizioni ed i tempi in cui un'eventuale proposta viene fatta. Adesso come adesso non credo, ma mai dire mai...
Parliamo di Nazionale: a cosa è dovuto lo storico flop degli Azzurri agli ultimi Mondiali?
Da tanti fattori, è difficilissimo ripetere l'impresa di diventare campioni del mondo dopo soli 4 anni. La voglia, le motivazioni, la concentrazione non sono più le stesse di quelle che potevano esserci in Germania nel 2006, anche perchè Lippi ha cambiato poco e molti dei reduci dal mondiale di 4 anni fa hanno deluso. Sicuramente hanno influito anche le assenze: Balotelli e Cassano potevano dare qualcosa in più, così come il carattere e l'influenza di giocatori del calibro di Totti o del Piero. Il grande problema, però, è che non ci sono sostituti all'altezza di questi grandi campioni.
Colpa della mala gestione dei settori giovanili?
Certo, i settori giovanili oggi sono molto costosi e gli investimenti fatti dalle società sono insufficienti. Si preferisce puntare su giovani pescati dall'estero: l'Africa oggi è un bacino infinito di giovani promesse che vengono portate in Italia. Se si pensa che l'Inter quest'anno ha vinto Campionato, Coppa Italia e Champions League con il solo Balotelli tra gli italiani titolari, beh allora c'è davvero qualcosa che non va nel nostro calcio.
Diceva che non ci sono, al momento attuale, sostituti all'altezza dei grandi campioni. Prandelli (nuovo c.t. della Nazionale, n.d.r.) non avrà quindi vita facile?
Non credo, almeno all'inizio troverà sicuramente delle difficoltà anche lui. Almeno fino a quando non ci sarà un ricambio generazionale e speriamo che ciò avvenga in tempi brevi.
La nuova serie A, che prenderà il via a fine mese, si prospetta come un "campionato spezzatino", con partite anche alle 12,30 della domenica...
È la logica delle televisioni. Il calcio oggi vive sui diritti televisivi e sugli incassi fatti con le Pay Tv. Si tratta, comunque, di un esperimento e come tutte le novità è visto con diffidenza. Io prima di criticare questo nuovo modo di distribuire le partite aspetterei di vedere come va quest'anno.
A proposito di logica delle Tv, che ne pensa della decisione della Rai di abolire la moviola dalle proprie trasmissioni sportive?
È una decisione che non comprendo e non condivido. Sembra che ci sia qualcosa da nascondere, invece la moviola nasce per fare chiarezza sugli episodi contestati che avvengono durante una partita. A mio parere toglierla dalle trasmissioni sportive è una gran fesseria.
Del Vicenza Calcio invece cosa ci dice?
Devo dire che ultimamente l'ho seguito molto poco; mi informo il lunedì sul risultato finale perchè comunque mi fa piacere che la squadra vada bene, ma per quanto riguarda il resto non posso dire nulla non seguendolo bene. So che in questi anni ha avuto delle difficoltà , specie a livello di risultati, però così va il calcio, specie in un campionato difficile come la serie B. Se non si fanno degli investimenti è dura ambire ad altri palcoscenici, pertanto bisogna cercare di navigare in acque tranquille mantenendo la categoria.
Quindi per tornare ai fasti del Real Vicenza di Pablito Rossi servono prima di tutto "schei".
Esatto, investendo e costruendo una squadra competitiva si potrebbe pensare ad un Vicenza in serie A, ma al momento attuale non vedo nessun Massimo Moratti disposto a comprare la società . Il momento, poi, non è dei migliori, basti pensare alle difficoltà economiche che si riscontrano anche in società importanti quali la Roma o ancor di più il Milan...
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