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Paesi e sapori, 5-7 marzo, Piazza dei Signori

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 1 Marzo 2010 alle 14:53 | non commentabile

Comune di Vicenza    

"Paesi e sapori", dal 5 al 7 marzo in Piazza dei Signori la mostra-mercato dell'eccellenza enogastronomica italiana

Piazza dei Signori a Vicenza, nel cuore del centro storico, venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 marzo dalle 10 alle 20 indosserà l'abito delle grandi occasioni. La città è pronta ad accogliere, per la prima volta, "Paesi e Sapori", una mostra-mercato di prodotti dell'eccellenza enogastronomica italiana, una rassegna dedicata alla scoperta dei prodotti tipici regionali e dei loro territori di provenienza.
L'evento - voluto in città dal Comune di Vicenza, che patrocina l'iniziativa, e ideato dall'associazione nazionale "La compagnia dei sapori", la cui campagna gode del patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali - è stato presentato questa mattina a Palazzo Trissino dall'assessore allo sviluppo economico, Tommaso Ruggeri, assieme a Rosanna Straface della Compagnia dei sapori.
La manifestazione è una realtà originale, un punto d'incontro a chilometro zero tra il pubblico e i produttori, protagonisti della manifestazione, che trasformeranno la piazza in una galleria ricca di colori e profumi, con prodotti che hanno la capacità di trasmettere tradizione e antichi saperi, sapori tipici che ricordano le immagini dei territori da cui provengono.
Il punto di forza dell'iniziativa è la qualità dei prodotti e la genuinità delle materie prime e la passione con cui questi "artisti del gusto" creano le proprie opere; ciò che si assaggia viene spiegato, raccontato, per lasciare a chi è curioso qualcosa di più di un sapore: la memoria di un incontro.
"Dopo il festival dei consumatori, questa è la seconda nuova manifestazione che portiamo in città - ha evidenziato l'assessore Ruggeri -. ‘Paesi e sapori' ci permette di promuovere i prodotti tipici locali e delle altre regioni d'Italia. Quello enogastronomico, del resto, è uno dei settori dell'economia italiana che rimane competitivo e dove, anzi, abbiamo ancora margini di crescita grazie alla varietà e alla qualità riconosciute al prodotto italiano".
Vino e distillati, formaggi freschi e stagionati, olio extravergine di oliva e derivati delle olive, pesto, salumi tipici, miele e prodotti dell'alveare, funghi secchi e sott'olio, conserve di verdure e di frutta, confetture, sughi, salse e sott'oli, prodotti da forno e farine, prodotti di pasticceria tipica, spezie, tisane sono fra i prodotti in degustazione e in vendita.
La manifestazione sabato 6 dalle 16.30 alle 18.30 sarà arricchita dall'evento culturale "A lezione di gusto": uno chef d'eccellenza, Mario Fraschini, intratterrà il pubblico con la preparazione dal vivo di alcune ricette della tradizione italiana: caprese scomposta, scottata di salmone e tonno con mini mojito di Soave del Veneto, arrostino di maiale con castagne e miele, tiramisù light. La partecipazione è gratuita.


PRODOTTI PRESENTI

Dalla LOMBARDIA:
I vini dell'Oltre Po pavese, il salame di Varzi, i formaggi della Val Camonica, la pasta fresca, i tortelli, gli agnoli, i capusei, le schiacciatine mantovane, la grappa e le mostarde mantovane, i funghi secchi e sott'olio, le salse e le conserve

Dalla LIGURIA:
L'olio extravergine di oliva e le olive taggiasche del Ponente Ligure, il pesto, le creme e le salse tipiche della tradizione delle due riviere, la crema di olive taggiasche, l'olio del Levante, i testaroli e la focaccia, i funghi, il miele, le marmellate, le acciughe; i liquori e i distillati all'Erba Luisa, al caffè, al melone, al limoncino, al cioccolato. Le grappe aromatizzate; gli amaretti classici, al cioccolato, i bacetti di dama ai vari gusti, il pan dei pescatori.

Dal PIEMONTE:
Il pane integrale, ai cereali, al sesamo; le paste di meliga con zucchero e senza zucchero, i krumiri, le lingue di gatto, le torte di nocciola e altri prodotti di pasticceria, i torcetti, i biscotti aromatizzati; i formaggi di alpeggio e i formaggi affinati in grotta, le mostarde e le marmellate; i salumi e i vini del Monferrato, la verdura di stagione; la pralineria e il cioccolato artigianale.

Dalla TOSCANA:
Il pane toscano, la schiacciata, il prosciutto e il salame stagionato sotto cenere, la mortadella di Prato, i biscotti di Prato, il vin santo, il pecorino toscano a latte crudo, il patè di fegatini, l'olio extra vergine di oliva, le confetture di vari gusti, la capocchia in testa o in balla, il pesce di Maiale, la tarese, il maialino (busto di maiale cotto a legno).

Dalle altre regioni.
I formaggi campani: la mozzarella, la ricotta, il provolone di bufala, il caciocavallo del matese, del faito, il cacio ricotta, la burrata, la treccia di Sorrento, la cremosa di bufala, il pecorino; i salumi umbri di cinghiale.
I prodotti sardi: il pecorino sardo doc, la crema di pecorino, la bottarga di muggine, il pane carasau, i dolci tipici, la salsiccia, il mirto.
Dalla Sicilia: il pecorino fresco, semistagionato, vecchio, il piacentino Ennese (zafferano p. nero), il ragusano dop, la ricotta salata, la ricotta infornata, i salumi di suino nero dei Nebrodi, l'olio extravergine "Principe d'Aragona" di Agrigento, lo zibibbo, lo Chardonnay "Semele" Igt, il nero d'avola "Evoè" Igt, cannoli con ricotta fresca.
I prodotti tipici pugliesi: le orecchiette, le olive, i taralli, i sughi, le marmellate, l'olio, il caciocavallo.
I prodotti trentini: il pane tirolese, i canederli, i wurstel, la carne affumicata, lo strudel, lo speck, la mortadella pancetta, i brezen salati e dolci; il mieleaceto, il parmigiano reggiano, il lambrusco, l'aceto balsamico, la pasta ripiena, lo gnocco con i ciccioli.
Dall'Emilia: la birra artigianale e altri prodotti della Marca trevigiana; le spezie, the, le tisane; i prodotti ittici di tonnara: il tonno rosso, le acciughe, il pesce spada, la bottarga, il patè a base di pesce, i condimenti per pasta, la ricciola, l'olio extravergine di oliva siciliano; il liquore e il distillato alla liquirizia, all'anice, alla menta, agli agrumi.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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