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Ottimizzazione energetica per la Basilica Palladiana: "un gioiello anche ambientale"

Di Edoardo Andrein Lunedi 13 Aprile 2015 alle 12:28 | 0 commenti

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Un intervento di ottimizzazione energetica per energia elettrica, riscaldamento e raffrescamento della Basilica Palladiana. Dal lato di piazza delle Erbe, in contra' Catena, dove si stanno ultimando gli ultimi lavori, l'assessore alla cura urbana Cristina Balbi e il tecnico progettista e direttore lavori dell'intervento, ingegnere Andrea D'Ascanio, hanno presentato il nuovo impianto impianto "che consentirà una riduzione di energia e costi manutenzione per un risparmio di 20 mila euro l'anno, a fronte di una spesa di 115 mila euro, un investimento innovativo che renderà la Basilica un gioiello anche dal punto di vista ambientale".

I dettagli dal Comune:

La Basilica Palladiana spenderà 20 mila euro all'anno in meno in teleriscaldamento, energia elettrica e manutenzioni all'impianto di riscaldamento e raffrescamento.
I lavori che, per un costo complessivo di 115 mila euro, consentiranno di raggiungere questo obiettivo sono partiti nelle scorse settimane nei locali tecnologici allestiti sotto piazza dei Bissari, a fianco dei bagni pubblici di contra' Catena. L'intervento durerà circa 90 giorni. Soltanto oggi è in corso anche un'operazione di carotaggio esterno, in piazza delle Erbe, per l'inserimento di una sonda.
L'intervento è stato illustrato questa mattina nel corso di un sopralluogo dall'assessore alla cura urbana Cristina Balbi e dal direttore dei lavori, ingegnere Andrea D'Ascanio.
“Il cuore tecnologico della Basilica Palladiana che tra gli addetti ai lavori già costituisce un modello di eccellenza – ha dichiarato l'assessore Cristina Balbi – viene ottimizzato in relazione a quanto emerso dal monitoraggio delle prestazioni energetiche eseguito nel primo periodo di completo funzionamento del monumento. Ciò ci consentirà di risparmiare 20 mila euro all'anno, tra riduzione dei consumi e manutenzioni, ammortizzando in pochi anni il costo delle migliorie”.
L'impianto di produzione di energia termica e frigorifera, com'è noto, è costituito da un sistema di climatizzazione con pompa di calore reversibile. In sostanza, in inverno il sistema sfrutta attraverso un pozzo profondo 30 metri l'energia termica dell'acqua di falda a 15 gradi come sorgente di calore per fornire energia termica a bassa temperatura (40-45 gradi), mentre in estate la falda viene utilizzata come pozzo termico dove rilasciare l'energia sottratta alle utenze ad una temperatura di circa 22 gradi.
Per ottimizzare il sistema sul fronte energetico e della manutenzione, ridurre al massimo il prelievo di acqua da pozzo e bilanciare l'impatto termico sull'acqua di falda, ora saranno apportate migliorie di carattere sia geologico che impiantistico.
Nel dettaglio, sarà prolungata la tubazione di reimissione in falda dell'acqua per contrastare l'intasamento dei filtri del pozzo e a 10 metri di profondità sarà installato un piezometro per monitorare l'andamento della falda, mentre una sonda inserita nel pozzo di emungimento terrà sotto controllo le condizioni di prelievo e altri parametri. Sul fronte impiantistico sarà aumentato e ottimizzato il campo di lavoro delle pompe, sarà modificato il sistema di recupero termico, installato un sistema di condensazione autonomo e attivato un monitoraggio continuo delle performance energetiche.
Questi interventi produrranno significativi benefici in termini di riduzione dei consumi energetici e degli interventi manutentivi quantificabili, secondo una stima prudenziale, in un risparmio di gestione di 75 megawattora l'anno di energia da teleriscadamento (TLR) e di 25 megawattora di energia elettrica pari a un risparmio complessivo di circa 13 mila euro l'anno. A questa cifra vanno aggiunti i risparmi derivanti da minori manutenzioni del pozzo e delle pompe, per almeno 7 mila euro l'anno.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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