Quotidiano | Categorie: Sanità

Osteoporosi: in Veneto ogni anno 6.000 fratture di femore, donne più a rischio

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 15 Settembre 2014 alle 22:16 | 0 commenti

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Centro Osteoporosi Villa Berica di Vicenza - A soffrire di osteoporosi sono soprattutto le donne dopo la menopausa. La patologia è in crescita in termini assoluti, con l'aumento della popolazione anziana (circa un milione gli over 65 in Veneto), ma cala l'incidenza. Roberto Lovato del Centro Osteoporosi Villa Berica di Vicenza: "È importante identificare con scrupolo i pazienti che hanno veramente necessità di un trattamento e ciò si effettua sulla base della stima del rischio di frattura".

Opportuno, inoltre, lavorare sul fronte dell'informazione e della prevenzione: corretti stili di vita e abitudini quotidiane utili a ridurre il pericolo di caduta negli anziani.

Tra le conseguenze del progressivo invecchiamento della popolazione, l'osteofragilità è un problema dal crescente impatto socioeconomico. In Italia le fratture del collo del femore legate all'osteoporosi sono attualmente 100mila ogni anno, con un incremento rispetto al 2000 di circa il 30%, un costo complessivo per frattura di oltre 13mila euro e un tasso di mortalità, entro il primo anno dal trauma, pari al 20%. Un trend simile si registra anche in Veneto dove, parallelamente all'aumento della popolazione anziana (oltre un milione gli over 65enni), nell'ultimo decennio le fratture di femore sono passate dalle oltre 4.800 dell'inizio degli anni Duemila alle quasi 6.000 di oggi. C'è peraltro da precisare un aspetto rilevante e cioè che, seppure il numero assoluto di fratture in Veneto è cresciuto, la loro incidenza, cioè il numero di fratture rapportato all'ampiezza della popolazione con più di 65 anni, si è ridotta di circa il 20%.

"L'osteoporosi è una malattia prevalentemente femminile, poiché la forma post menopausale è la più frequente", spiega Roberto Lovato, Responsabile del Centro Osteoporosi e Malattie Metaboliche dell'Osso della Casa di Cura Villa Berica di Vicenza, prima struttura sorta nel vicentino con la specifica vocazione di dedicarsi alle patologie osteofragilizzanti, che a breve festeggerà 25 anni di attività sul territorio.

"In provincia di Vicenza - continua Lovato - sono 88mila le donne con più di 65 anni e il 30% di loro, sulla base dello studio ESOPO, è etichettabile come osteoporotica. Questo è, infatti, l'identikit di chi accede al nostro Centro e la tipologia di paziente sulla quale deve concentrarsi la ricerca di alcuni fattori chiave: fragilità ossea, uso di farmaci dannosi per le ossa, fumo, basso peso corporeo, storia personale e/o familiare di pregresse fratture. Analizzando tutti questi elementi, è oggi possibile fare una stima personalizzata del rischio di frattura, per poi decidere se iniziare uno specifico trattamento. Nelle persone più anziane (la maggiore quota di fratture si colloca oltre i 75 anni) gioca un ruolo essenziale non solo la terapia farmacologica, ma anche un'adeguata strategia di abitudini quotidiane utili a prevenire il pericolo di caduta. Oggi i farmaci possono ridurre del 50-60% il rischio di frattura, ma devono essere assunti per anni e senza interruzioni. Ecco perché è importante identificare con scrupolo i pazienti che hanno veramente necessità di un trattamento sulla base della stima del rischio di frattura. A questo proposito, la Regione Veneto si è molto impegnata in un processo di razionalizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici".

"Oggi, per far fronte all'osteoporosi - aggiunge Lovato - disponiamo di strumentazioni all'avanguardia. In particolare, i software applicativi dello strumento a raggi X sono stati di recente implementati con specifiche funzionalità in grado di misurare la mineralizzazione ossea, oltre che in termini quantitativi, anche in termini qualitativi, permettendoci così di valutare non solo la quantità di calcio presente nell'osso, ma anche come esso è distribuito a livello della micro architettura trabecolare".

Il Centro Osteoporosi di Villa Berica è specializzato nello studio, la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle patologie osteoporotiche, fornendo così un pacchetto specialistico completo all'utenza. Tutto ciò nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, attraverso una stretta integrazione con il territorio e in particolare con i Medici di Medicina Generale. Rientrando nella rete dei centri dell'osteoporosi severa della Regione Veneto, la struttura di Villa Berica è abilitata alla prescrizione di farmaci particolari per i quali è prevista la stesura di uno specifico Piano Terapeutico.

Gli accessi al Centro avvengono sostanzialmente per due motivazioni: a scopo diagnostico - finalizzato all'esecuzione della Mineralometria Ossea a raggi X (DXA) alla colonna e al collo del femore (le sedi di maggior frequenza di frattura), il cui referto sarà poi sottoposto all'attenzione del Medico di famiglia - e di valutazione clinica, per l'istituzione di specifici trattamenti in virtù di un rischio di frattura elevato.
Lo staff è composto da un Internista, una Geriatra, tre Fisiatri, due Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e un gruppo di Infermieri e Fisioterapisti, che si attivano in particolare nel caso di assistenza ai pazienti più impegnativi, per i quali è richiesto il ricovero. Infatti, i soggetti più compromessi (ad esempio con fratture vertebrali in fase algica), oltre che ambulatorialmente, possono essere seguiti anche a livello di ricovero ordinario. Quello di Villa Berica rientra tra i Centri accreditati dalla Società Italiana dell'Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) e nella rete dei Centri ANEOP (Associazione Nord Est per l'Osteoporosi).

Inoltre, fin dalla sua nascita, il Centro ha perseguito l'obiettivo di contribuire a una corretta informazione della popolazione sul tema dell'osteoporosi, attraverso decine di conferenze aperte al pubblico, organizzate nella provincia di Vicenza. A tal proposito, il dr. Lovato ha recentemente curato la realizzazione del dvd "Conoscere l'Osteoporosi", che illustra nel dettaglio la patologia, chi ne soffre, gli interventi preventivi e le accortezze da avere. Il dvd è distribuito da Videomedia spa Editrice e presso alcune farmacie del territorio vicentino, che hanno aderito all'iniziativa.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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