Osservazioni al P.I.: 150.000 m.q. di servitù militari per strada Dal Molin: chi la paga?
Mercoledi 26 Dicembre 2012 alle 13:40 | 1 commenti
Coordinamento Cristiani per la Pace - E la Determina del Ministero della Difesa del 17.07.2007 che condizionava l'ingresso a nord?
Era il 25.02.2007 quando il Consiglio Pastorale Diocesano registrava "di fronte alla questione Dal Molin da parte di molti cittadini una forte sfiducia nei confronti delle istituzioni. Vi è stata una grave carenza di informazione, un occultamento della verità ... Il proseguo del percorso deve caratterizzarsi per un cambio di registro a tal riguardo. L'impegno per il futuro è di vigilare".
A giugno ci sarà l'inaugurazione della base e della tangenziale nordest non c'è ancora nemmeno un progetto di massima. Ma quanti sono e saranno gli statunitensi a Vicenza? Abbiamo letto e continuiamo a leggere una girandola di dati, gli ultimi diffusi un paio di giorni fa dal col. Buckingham, registrando che dal 2007 ad oggi nulla è cambiato in merito "all'occultamento della realtà ".
Durante il secondo digiuno come resistenza nel segno dell'amore dal 7 al 9 dicembre abbiamo raccolto complessivamente quasi 500 firme di cittadini che pongono quattro questioni.
La prima è la richiesta di accesso agli atti della Determina del Direttore Generale del Ministero della Difesa del 17.07.2007 con la quale la realizzazione della base Dal Molin veniva condizionata "alla collocazione dell'accesso all'area dell'insediamento nella parte nord dell'insediamento stesso". Constato che nel Piano degli Interventi (P.I.) in fase di approvazione dal Comune di Vicenza l'accesso alla base Dal Molin anziché da nord verrebbe previsto da sud-sud ovest in viale Ferrarin mediante una strada militare lunga circa 1.600 metri (in parte in comune di Caldogno) con una fascia di occupazione (leggi nuova servitù militare) di circa 150.000 mq (vedi allegato) si chiede "copia degli atti di queste amministrazioni che giustifichino l'ingresso alla base militare da viale Ferrarin in contrasto con la determina del Ministero della Difesa". La richiesta è stata presentata oltre che al Prefetto a tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella progettazione della tangenziale nord: sindaci e segretari comunali di Vicenza, Costabissara, Caldogno e Monticello C. Otto oltre che al Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza. Si tratta, a quanto ci risulta, di un atto consegnato già da anni al Sindaco di Vicenza ed esibito recentemente dal rappresentante del Coordinamento dei Comitati anche ai presidenti di tutti i gruppi consiliari comunali. Particolare non secondario: chi pagherà questa strada militare? Alla domanda della Bottene in Consiglio Comunale il Sindaco Variati non è stato in grado di rispondere. Memori della truffa della tangenziale nord ripetutamente promessa, chi dovranno ringraziare i vicentini (compresi i 24.094 della consultazione del 5.10.2007) di questo nuovo "regalo"?
La seconda è un'osservazione al P.I. (P.G.N. 94837 del 20.12.2012) che chiede il rispetto della determina del Ministero della Difesa "mediante la realizzazione di una rotatoria di ingresso alla base militare da realizzarsi nella parte più a nord del territorio comunale di Vicenza", quindi con un consumo del suolo molto inferiore.
Un'altra osservazione al P.I. (P.G.N. 94825 del 20.12.2012) riguarda la richiesta di "inserimento nel P.I. del comune di Vicenza di un percorso pedonale lungo l'argine sinistro del Bacchiglione da viale Diaz a Ponte Marchese" per poter proseguire poi fino a Polegge. Si tratta di un percorso in una zona di estrema fragilità idrogeologica del nostro territorio, su un argine demaniale (e quindi civile) attualmente in stato di grave degrado ed abbandono con evidenti segni di cedimento strutturale tanto che, attualmente, si può percorrere - per lunghi tratti - solamente lungo il letto del fiume!
"I vicentini - proseguiva il comunicato del Consiglio pastorale diocesano - hanno diritto di essere informati e coinvolti, di partecipare alle sorti della propria città ": la consegna di copia della determina del Direttore Generale del Ministero della Difesa del 17.07.2007 è un atto dovuto, così come la motivazione delle ragioni che giustifichino l'introduzione di altre due nuove pesanti servitù militari (la prima sull'argine demaniale già da tempo non più percorribile anche a causa di abusi per "opere di cantiere" ben tollerati dalle compiacenti autorità competenti, la seconda di ben 150.000 mq) a fronte dell'arrivo di soli 2.000 americani. Ma siamo sicuri? Noi no se pensiamo anche alle 160 unità abitative pronte entro il 2015 i cui contratti sono stati già sottoscritti alla Ederle all'interno di quel programma di ricerca di abitazioni ben noto agli immobiliaristi vicentini che prevede l'arrivo di 10.000 statunitensi. Con i relativi e conseguenti problemi di traffico sempre temuti dai vicentini, "motivi di preoccupazione ragionevoli" riconosciuti come tali perfino dall commissario Costa.
La quarta è la richiesta già presentata di intitolazione di un tratto di viale Ferrarin a "viale aeroporto Tomaso Dal Molin" il cui primo firmatario come del resto per le altre richieste è don Nandino Capovilla Coordinatore nazionale di Pax Christi Italia.
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