Quotidiano | Categorie: Sanità

Ospedale San Bortolo, impegno costante nella cura dei difetti congeniti nei neonati

Di Giulia Biasia Giovedi 3 Marzo 2016 alle 13:19 | 0 commenti

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Nella Sala Grande della Direzione dell'Ulss 6 Vicenza sono state presentate le attività 2015 di Chirurgia Pediatrica, Patologia Neonatale e Pediatria dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza, in occasione della giornata mondiale dei difetti congeniti. Punto focale è la sinergia tra i reparti rappresentati da Massimo Bellettato, direttore dell'U.O. di Pediatria, Fabio Chiarenza, direttore dell'U.O. di Chirurgia pediatrica, e Sergio D'Agostino, specialista in chirurgia delle malformazioni congenite Neonatali e responsabile operativo di Surgery For Children Onlus.

"Già da quando un bambino è nella pancia della mamma è possibile capire se abbia malformazioni. Ci mette già in vantaggio e poter operare il bambino appena nato", spiega il dottor Bellettato. Sergio D'Agostino spiega che il 94% dei bambini con malformazioni, ovvero 28 milioni di neonati, nascono nei paesi poveri, causa la mancanza di risorse tecnologiche e di personale specializzato. "La giornata mondale dei difetti congeniti nasce da questa situazione dei paesi poveri. Nei paesi ricchi questi casi sono il 6%. La differenza di percentuale fa capire che non è da noi il problema", spiega D'Agostino. Lo scopo è quello di portare il modello organizzativo nei paesi bisognosi. "È chiaro che quando si esce da Vicenza e il team va in altri paesi si porta la nostra eccellenza nelle realtà che vengono aiutate", dice Fabio Chiarenza. 

Su questo filone di aiuto ai bambini, c'è un progetto, ancora in fieri, che si sta portando avanti: la terapia in utero. "Grazie alle risorse tecnologiche e all'esperienza, siamo in grado di riuscire ad operare in tal senso. Tutto questo grazie all'eccellenza di Vicenza. Collaboreremo con la sanità spagnola, che già da anni esegue questi interventi", spiega Chiarenza. 
La malformazione più invalidante è quella del midollo spinale: essendo a contatto con il liquido amniotico la situazione si aggrava. Quando lo si riferisce ai genitori il 90% decide di abortire. La terapia in utero permetterebbe di prevenire questo grave problema. Ciò si aggiunge alle tecniche mininvasive di chirurgia pediatrica che già Vicenza opera. Una struttura di qualità, che conquista successi in continuazione con i suoi 1.350 interventi annui, come la casistica più ampia dei trattamenti di stenosi dell'uretere e l'operazione toracoscopica che ha salvato la vita a un bambino nato con un peso inferiore a 1 chilo. 

Maggiori informazioni dall'Ulss 6:
Un impegno forte e coordinato per i difetti congeniti nei bambini e neonati: a metterlo in campo è l’Ospedale S. Bortolo, attraverso un lavoro di squadra che vede operare ogni giorno fianco a fianco gli specialisti di Chirurgia Pediatrica e Pediatria. Un impegno e una professionalità che vengono anche esportate, grazie alla generosità dei medici e infermieri dell’ospedale vicentino che ogni anno utilizzano una parte delle proprie ferie per operare all’estero bambini colpiti da patologie che nei loro Paesi significano di fatto una condanna a morte o comunque una vita ai margini della società.
L’occasione per fare il punto sull’attività svolta viene dalla Giornata Mondiale dei Difetti Congeniti, che ricorre proprio oggi - giovedì 3 marzo - ed è promossa in Italia, tra gli altri, anche dalla onlus vicentina “Surgery for Children", fondata dal dott. Sergio D’Agostino, specialista della Chirurgia Pediatrica dell’ospedale berico.
Ogni anno sono circa 1.350 gli interventi chirurgici svolti al S. Bortolo per la correzione di malformazioni, quasi tutti su bambini di età compresa tra 0 e 2 anni. E in questo ambito, l’equipe vicentina rappresenta una vera e propria eccellenza, essendo uno dei pochi centri in Italia che adotta tecniche endoscopiche o comunque mininvasive anche nella chirurgia pediatrica.
Sul fronte delle malformazioni maggiori - quelle per le quali occorre ricostruire o ripristinare una funzionalità corporea assente o gravemente compromessa - gli interventi sono circa 70 l’anno e anche in questo caso dove possibile si privilegia l’approccio mininvasivo. «È il caso ad esempio - spiega il dott. Fabio Chiarenza, direttore dell'U.O. di Chirurgia Pediatrica - del trattamento dell'atresia dell'esofago, una malformazione congenita che colpisce 1 bambino su 3.500 nati vivi, per la quale l'Ospedale S. Bortolo è uno dei 10 centri al mondo nei quali si interviene in toracoscopia».
Sempre a livello mondiale, la Chirurgia Pediatrica del S. Bortolo vanta anche altri due primati: la casistica più ampia nel trattamento di stenosi dell'uretere mediante tecniche mininvasive e il caso del bambino più piccolo al mondo operato in toracoscopia, un neonato nato prematuro con un peso inferiore a 1 kg, curato con successo nel 2013.
Un caso - questo - emblematico della stretta collaborazione tra Chirurgia Pediatrica e Patologia e Terapia Intensiva Neonatale: proprio questa stretta collaborazione consente infatti di garantire ai piccoli pazienti del S. Bortolo e ai loro genitori un percorso assistenziale non solo di eccellenza, ma anche perfettamente integrato.
Con una dotazione di 15 posti letto, dei quali 5 di cure intensive e 10 semi-intensive, la Patologia e Terapia Intensiva Neonatale fornisce infatti assistenza sia al bambino critico sottoposto ad interventi chirurgici alla nascita per problemi malformativi (atresia esofagea, intestinale, malformazioni della parete addominale, problematiche renali congenite, etc.), sia a neonati anche estremamente prematuri, dalle 23 settimane di gestazione. Inoltre, il S. Bortolo è centro di riferimento per la cura con ipotermia del neonato asfittico. Nel 2015 sono stati ricoverati 600 bambini, dei quali circa 200 nati prematuramente e tra questi 60 con un peso alla nascita inferiore ai 1.500 grammi. «Siamo un bel mix di tecnologia e professionalità - commenta il dott. Massimo Bellettato, direttore dell'U.O. di Pediatria - grazie alla presenza delle più moderne apparecchiature, ma anche di un'equipe medica e infermieristica molto esperta, che nella maggior parte dei casi vanta decenni di esperienza specifica nella cura dei neonati. Tutto questo ponendo una grande attenzione anche al rapporto con i genitori, che ad esempio sono liberi di trascorrere gran parte della giornata a fianco del loro bambino, grazie anche ad una stanza relax, in prossimità del reparto, pensata appositamente per loro e per i familiari». Esperienze e professionalità, queste, che non restano confinate tra le mura del San Bortolo, come dimostra la storia della onlus vicentina “Surgery for Children”, fondata dal dott. Sergio D'Agostino, chirurgo dell'ospedale berico specialista in chirurgia delle malformazioni congenite neonatali e tuttora responsabile operativo dell'Associazione. Sono infatti almeno una decina i medici e gli infermieri del S. Bortolo che partecipano ai progetti di solidarietà di “Surgery for Children”, finalizzati a promuovere l’assistenza chirurgica pediatrica a favore dei bambini di paesi "poveri" affetti da malattie congenite o comunque invalidanti e costretti ad una scarsa qualità di vita per l’impossibilità di risolvere i propri problemi di salute. Attiva dal 2006, solo lo scorso anno l'Associazione ha realizzato ben tre progetti distinti in Uganda e a Gaza, con una particolarità importante: «A differenza di altre realtà - spiega il dott. D'Agostino - non ci limitiamo a operare i bambini in loco, ma ci fermiamo più a lungo con l'obiettivo di formare anche i medici e gli infermieri del luogo, affinché possano in futuro prendersi carico nel modo più completo e autonomo possibile dei bambini con patologie congenite, compatibilmente con le difficili condizioni economiche con cui devono confrontarsi ogni giorno».
Approfondimento sulla Giornata Mondiale dei Difetti Congeniti

L’obiettivo della “Giornata Mondiale dei Difetti alla Nascita”, lanciata da un pool di organizzazioni internazionali impegnate su questi temi tra le quali figura anche la onlus vicentina “Surgery for Children”, è quello di aumentare la consapevolezza globale sulle malformazioni congenite, sui difetti alla nascita e sui parti prematuri, malattie e problematiche sanitarie che hanno importanti ricadute in termini di mortalità, disabilità e peso emotivo-economico per i singoli malati e le loro famiglie, ed anche un grande impatto in Salute Pubblica.
I difetti alla nascita sono diffusi in tutto il mondo, ma non ricevono ovunque le medesime attenzioni: la stima è di 23 milioni di nuovi casi ogni anno (4,4 milioni i morti entro i primi 5 anni di vita), ma le problematiche collegate ad essi sono diverse, in relazione ai differenti livelli socio-sanitari dei vari paesi.
Nei paesi più ricchi, grazie allo sviluppo sociale raggiunto e alla disponibilità di risorse (umane, scientifiche e tecnologiche), si registrano incidenza e prevalenza relativamente basse, e l'attenzione viene focalizzata oltre che sulla qualità dell’assistenza e delle cure neonatali anche sulla prevenzione e sui servizi a supporto dei bambini e delle famiglie nell'ambito della rete territoriale.
Tuttavia, oltre il 94 % di tutte le nascite e le morti per malattie congenite, difetti alla nascita e parti pretermine si concentrano nei paesi a basso e medio reddito, dove i servizi socio-sanitari sono deboli e i tassi di mortalità e disabilità causate da queste malattie risultano in costante aumento.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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