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Ortomercato, «Gestione ai privati e futuro europeo»

Di Marco Milioni Venerdi 19 Ottobre 2012 alle 15:40 | 0 commenti

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La gestione di buona parte del mercato ortofrutticolo del comune di Vicenza passa ai privati della coop Agrovì. L'obiettivo? Permettere al comune di risparmiare e modernizzare l'impiantistica con l'obiettivo di realizzare in zona un grande market coperto sulla scia di quanto accade da decenni nei centri di mezz'Europa. È quanto sostiene l'assessore al commercio Tommaso Ruggeri che stamattina ha incontrato i vertici di Agrovì proprio nella sede del quartiere Farini.

La convenzione tra coop e comune in realtà è attiva già da metà mese. Ed è stata sottoscritta dopo che l'amministrazione municipale aveva indetto un bando pubblico cui peraltro ha partecipato la sola Agrovì, un organismo formato sostanzialmente da tutti quei soggetti, operatori, baristi, titolari di attività, storicamente presenti nei grandi spazi di via del Mercato Nuovo. «La convenzione - fa sapere il presidente della coop Lino Brazzale, leader tra l'altro dei grossisti berici dell'ortofrutta - durerà 18 mesi». Con la possibilità per il concessionario di prorogare l'accordo per un ulteriore annualità. Per contratto la coop è chiamata a garantire la sicurezza interna all'area dell'ortomercato nonché a controllare qualità e quantità delle merci in ingresso. Al tutto si aggiungono la manutenzione e la pulizia del sito: in cambio i privati dovranno al comune un canone di 21mila euro annui (o meglio 32.400 per un anno e mezzo), cui si aggiunge l'impegno di realizzare opere di miglioria per 65mila euro. Per queste poi il comune ha in previsione un suo contributo straordinario di 21.000 euro che equivalgono ad un anno di concessione: una sorta di storno quindi sul canone percepito. Alla stesura della convenzione, in qualità di consulente speciale di Agrovì, ha partecipato anche Arcangelo Murzio, ex direttore dell'annona del comune di Vicenza, il quale stamani ha presenziato all'incontro fra l'assessore e Brazzale.

Ad ogni modo la quantificazione del giro della merce è un punto delicato perché quest'estate lo stesso Brazzale ebbe con l'amministrazione un duro scontro dialettico allorché il presidente le contestò che il forte calo delle vendite di frutta e verdura sulla piazza di Vicenza sbandierato da palazzo Trissino non stesse nei termini descritti dagli uffici; almeno così riportava il GdV del 23 giugno 2012 a pagina 14. Sul lungo periodo rimane comunque la volontà da parte della coop e della giunta di trasformare l'ortomercato in un market coperto con ristorantini, attività correlate, polo agroalimentare per gli operatori del settore food di qualità. Per l'operazione però servono «trenta milioni».

La cifra potrebbe saltar fuori dall'operazione immobiliare che la giunta berica vorrebbe portare a termine ai Magazzini Generali, un'area attigua a proprio a quella del mercato nuovo. Ma l'idea, osteggiata in alcuni ambienti politici che temono una pericolosa speculazione fondiaria, al momento rimane tale, anche in relazione alle difficoltà del comparto immobiliare. Frattanto sul tappeto ci sono i conti del comune. I sei dipendenti municipali che attualmente lavorano e che ad horas non presteranno più servizio in via Mercato Nuovo «faranno risparmiare una cifra nell'ordine dei 300.000 euro all'anno» spiega l'assessore (in foto mentre viene intervistato dalle tv locali). Il quale però non ha precisato se il personale sarà affidato ad altro incarico, se sarà avviato al pensionamento o se vi siano in campo altre opzioni. Brazzale oggi ha anche spiegato che al momento per sovraintendere alle operazioni e agli obblighi scritti in convenzione la coop dedica una persona cui potrebbero aggiungersene altre una volta fatto il punto su necessità ed esigenze reali.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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