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Lega Nord - La Regione ha già sollecitato il Ministero perché autorizzi il radiocollare e la possibilità di controllo dell’orso che ha già ucciso 8 capi in Altopiano; nel Piano di Sviluppo rurale (PSR) in via di approvazione, inoltre, andranno contemplate specifiche misure per l’agricoltura di montagna che tutelino dai danni diretti e indiretti da animali selvatici.

Sono i due punti più rilevanti emersi stamattina durante l’incontro ad Asiago tra l’assessore regionale Daniele Stival, il presidente della Commissione Ambiente Nicola Finco, i sindaci dei Comuni dell’Altopiano, la Forestale e le categorie agricole, dopo che l’orso M4 ha sbranato diverse mucche e causato danni rilevanti a ovini e bovini gravidi.

“Sottolineo – dichiara Stival – che la Regione non ha mai, e dico mai, stanziato un solo euro per il ripopolamento di orsi e animali selvatici. Questo esemplare di 8 anni proviene dal vicino Trentino, e da là è sceso dopo le incursioni sul Baldo di qualche mese fa. Oggi si rende necessario munirlo di radiocollare, controllarlo negli spostamenti e tenerlo rigorosamente distante dalle aree dell’Altopiano dedicate al pascolo: per tutto questo, però, essendo una specie strettamente protetta, serve l’autorizzazione del Ministero che la Regione ha richiesto con urgenza proprio alla luce dei danni ingenti che questo plantigrado sta compiendo. Nelle prossime ore, poi, anche i sindaci, la Reggenza e le categorie si muoveranno per far giungere a Roma la richiesta di una soluzione incisiva al problema. Contestualmente, nel PSR in fase di approvazione le associazioni agricole proporranno l’inserimento di specifiche misure per la montagna che tutelino gli allevatori dai danni provocati dalla fauna selvatica, si tratti di orsi, lupi, cinghiali, linci o che altro, utilizzando coerentemente i fondi comunitari”.

“Il tavolo di confronto tra Enti e categorie intrapreso oggi – aggiunge Finco – sarà prorogato anche nei prossimi mesi, per continuare a monitorare la situazione e richiedere via via a Roma le autorizzazioni necessarie ad operare. Personalmente ho rassicurato sindaci e associazioni agricole sulla mia volontà di chiedere al Governatore Zaia di sensibilizzare la vicina Provincia di Trento perché controlli le specie potenzialmente dannose che rientrano nei loro Piani di ripopolamento montano. Non si capisce perché orsi o lupi che nascono in Trentino poi debbano far danni ai nostri agricoltori: per me è una cosa inconcepibile, e ugualmente la pensano gli allevatori dell’Altopiano presenti oggi ad Asiago”.