Quotidiano |

Orgoglioso di essere veneto: Ettore Beggiato

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Marzo 2011 alle 21:44 | 0 commenti

ArticleImage

Ettore Beggiato  -  "Orgoglioso di essere veneto" sta scritto nel mio profilo su Facebook.

E chi mi conosce poco mi ha già chiesto perchè l'ho inserito. Già, perché?
Credo che ci siano due aspetti, uno razionale e uno irrazionale, uno spiegabile e uno che non si può spiegare in questa mia affermazione, i cinesi nella loro filosofia parlerebbero di "Yin" e "Yang".

Perché è difficile spiegare l'emozione che provo nel veder sventolare la bandiera con il leone di San Marco, o quando, a oltre 10.000 chilometri dalla nostra Terra, nel Brasile, nel Rio Grande do Sul, sento parlare la lingua veneta con una forza e con una espressività che non possono lasciarmi indifferente, o quando leggo le parole di Goffredo Parise: "Il Veneto è la mia Patria... Quando vedo scritto all'imbocco dei ponti sul Piave: "Fiume Sacro della Patria" mi commuovo ma non perché penso all'Italia bensì perché penso al Veneto."...
Mentre razionalmente si può spiegare l'orgoglio di appartenere a un popolo straordinario che ha saputo meritarsi il rispetto e l'ammirazione in tutto il mondo, che ha saputo costruire la città più bella e affascinante del mondo, Venezia, quintessenza delle genti venete che si rifugiarono nelle lagune per sfuggire all'invasore, che ha saputo realizzare una Repubblica la cui indipendenza è durata 1.100 anni, un modello ancor oggi di straordinaria lungimiranza, esempio di buon governo come pochi nell'intero pianeta, molto più considerata all'estero che non nella nostra terra veneta o nello stato italiano del quale, per il momento, il nostro Veneto fa parte.
E come non si può essere orgogliosi quando in qualsiasi museo del mondo trovi i capolavori dei nostri grandi pittori rinascimentali, quando recentemente il nostro Palladio viene riconosciuto dal Senato americano come il padre della loro architettura, quando ascolti Vivaldi, quando in qualche angolo sperduto in giro per il mondo trovi il frutto del lavoro e dell'arte dei nostri artigiani, quando pensi all'alta considerazione conquistata da tanti nostri fratelli che sono dovuti emigrare e che ora ricoprono ruoli di assoluto prestigio, quando pensi che i padri costituenti americani si sono ispirati alle leggi della Serenissima, quando tocchi con mano la capacità del nostro popolo di "inventarsi" un modello economico straordinario (il famoso "modello veneto") coniugandolo però con il rispetto della tradizione, quando scorri le statistiche sul volontariato e vede sempre il Veneto ai primi posti.
O quando vai nell'isola di San Lazzaro degli Armeni e ti rendi conto che, quando eravamo liberi e indipendenti, la Nostra Repubblica donava parte del proprio territorio a una Nazione amica come quella armena.
E tutto questo, almeno per quanto mi riguarda, senza cadere nello sciovinismo o peggio: qui non si tratta di mitizzare il nostro popolo o di teorizzare una superiorità che non esiste ("conosci te stesso, rispetta gli altri" è uno dei miei motti) ma si tratta di essere giustamente orgogliosi in una dimensione moderna e non nostalgica, si tratta di essere orgogliosi di essere veneti e come tali pretendere il rispetto della nostra storia, della nostra cultura e di tutto ciò che ci caratterizza, si tratta di essere orgogliosi e come tali pretendere, come Veneti, un ruolo di protagonisti nella storia europea. Piaccia o non piaccia a Roma e all'Italia.

Ettore Beggiato

già assessore regionale del Veneto

Leggi tutti gli articoli su: Ettore Beggiato, Unità d'Italia, Srenissima

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network