Orfeo e Euridice: il balletto di Marsiglia in prima nazionale al Teatro comunale

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 6 Marzo 2013 alle 14:23 | 0 commenti

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Teatro Comunale Città di Vicenza - Ancora un grande appuntamento nella Stagione di Danza del Teatro Comunale di Vicenza, una prima nazionale di indiscusso valore artistico: sabato 9 marzo, alle 20.45, sarà la volta di "Orfeo e Euridice", balletto classico, riletto e interpretato in chiave contemporanea dal celebre Ballet National de Marseille fondato da Roland Petit nel 1972. Il balletto è firmato dalla regia e coreografia di Frédéric Flamand (già direttore del Festival Internazionale della Danza della Biennale) e dalla musica di Christoph W.Gluck nella versione di Hector Berlioz.

Ed è costruito sulla trama di una delle leggende più delicate dell'antichità, unita ad una magnifica partitura musicale e ad una messa in scena in cui la coreografia dialoga in modo "teatrale" con l'impianto scenografico firmato da Hans Op de Beeck, artista belga tra le figure di primo piano della scena internazionale dell'arte visuale e della multimedialità. 
La prima mondiale di "Orfeo e Euridice" si è svolta all'Opéra Théâtre di Saint-Etienne, il 13 giugno dello scorso anno. Lo spettacolo è una coproduzione Opéra Théatre di Saint-Etienne e Ballet National de Marseille. Lo spettacolo, in prima nazionale a Vicenza sabato 9 marzo, sarà a Trento, al Teatro Santa Chiara, martedì 12 marzo e a Treviso, al Teatro Comunale ‘Mario del Monaco' giovedì 14 marzo ; per la data di Vicenza sono disponibili ancora pochi biglietti.
La presentazione del balletto che precede lo spettacolo sarà realizzata nell'Incontro con la Danza, sabato 9 marzo alle ore 20.00 nel Foyer; introduce il professor Remo Schiavo, memoria storica della danza vicentina, esperto e autorevole conoscitore del genere coreutico, ma anche della musica, del teatro, dell'opera. L'Incontro con la Danza è un appuntamento fisso per avvicinare gli spettatori ai diversi generi, luoghi e stili dell'arte coreutica. Nel tempo questa forma di approfondimento ha appassionato e coinvolto molti non addetti ai lavori e si è rivelata una delle basi della forte fidelizzazione del pubblico.
La Stagione di Danza è promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, con il sostegno di Fiamm Group, Estel, Develon e Gruppo Mastrotto come partner, Fondazione Roi, Inglesina, Gruppo Beltrame, Immobiliare Olimpica, Ac-Hotels Vicenza, Gruppo Forall-Pal Zileri, Burgo Group, Telemar, Confcommercio come sponsor e Il Giornale di Vicenza come media partner.
Il balletto in chiave contemporanea "Orfeo e Euridice", una creazione per 16 danzatori, ci racconta il mito senza tempo di Orfeo, in cui il volgersi indietro del protagonista si presenta come una metafora della nostra visione di fronte alle immagini onnipresenti e false che si annullano non appena si presentano: dopo questa esperienza, restano solo la forza insuperabile della musica e del canto. 
Il mito ci racconta infatti la tormentata storia d'amore di Orfeo e Euridice. Orfeo piange la morte dell'amata sposa, quando Amore gli comunica che gli dèi gli concedono di discendere negli inferi per tentare di riportare la moglie alla vita, proponendogli come unica condizione, che lui non le rivolga lo sguardo finché non saranno ritornati nel mondo terreno. Amore rassicura Orfeo che la sua sofferenza sarà di breve durata e lo invita quindi a farsi forza. Ma Orfeo non si accontenterà di essere colui che scende negli inferi e preferirà invece il mondo visibile. La narrazione mitica sull'impossibilità di vedere spinge ad una riflessione sull'immagine e sulla cultura della visione che assilla il mondo occidentale, fin dai tempi di Platone.
Frédéric Flamand, coreografo e architetto, "anima" del Ballet National de Marseille, indaga da sempre il rapporto del corpo con l'ambiente circostante. Nella sua ultima creazione per la Compagnia, che dirige da 10 anni, ha pensato proprio al mito di Orfeo per una riflessione sulle forze costitutive della natura umana, sulla manifestazione dei desideri, l'ambiguità e l'importanza dello sguardo nella società occidentale. Affidandosi a Gluck e al suo Orphée et Eurydice nella versione di Hector Berlioz, Flamand realizza una metafora danzata sullo sguardo, coadiuvato dal celebre artista belga Hans Op de Beeck autore della scenografia, delle immagini e dei costumi dello spettacolo; uno sguardo che auspica possa, al pari di quello di Orfeo, ˝tornare indietro˝ per non piegarsi a una visione mediatica e falsata del nostro destino.
Fondato nel 1972 da Roland Petit, il Ballet National de Marseille fa parte delle grandi compagnie europee di fama internazionale. Nel 2004 la Direzione Generale del Balletto e dell'École Nationale Supérieure de Danse vengono assegnate a Frédéric Flamand. Il cambiamento diventa la nuova cifra e l'attività si caratterizza sempre più per una nuova visione e un concetto di integrazione che supera la tradizionale divisione tra danza classica e danza contemporanea. Tre sono le direttrici di questo cambiamento: la memoria, ovvero la conferma della vocazione classica, l'apertura, ovvero la presentazione di un panorama di danza contemporanea sempre più aperto a nuove creazioni, e l'innovazione, che punta al dialogo tra le differenti tecniche di danza, caratteristica tipica delle creazioni di Flamand. Tre strade che vanno in un'unica direzione, il superamento delle barriere; la danza scende dalla sua "torre d'avorio" e si integra in un sistema di relazioni e scambi con le varie discipline artistiche, come l'architettura, le arti plastiche e le arti visive.
Hans Op de Beeck nato a Turnhout in Belgio nel 1969, vive e lavora a Bruxelles. La sua ricerca è caratterizzata da una grande duttilità nell'uso di media diversi: dal disegno e la pittura tradizionali, alla fotografia e alla videoarte, dalla scultura di piccole dimensioni sino ad installazioni di grande formato. Ha dimostrato negli anni di saper ben padroneggiare i diversi linguaggi artistici, cimentandosi anche in composizioni musicali e stesure di brevi racconti. Sebbene il suo approccio sia multidisciplinare, lo spirito del suo lavoro è fortemente radicato nella pittura figurativa. Le sue installazioni e le sue opere sono state esposte in molte esposizioni internazionali.
I biglietti per gli spettacoli della Stagione di Danza sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected] aperta dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30, martedì, mercoledì e giovedì anche il mattino dalle 10.30 alle 13.00), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. 
I prezzi dei biglietti della Stagione sono: 36 euro il biglietto intero, 31 euro il ridotto over 60, 26 euro il ridotto under 30.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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