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Opere da sbloccare, Zanetti pensa al Centro sport Palladio e Variati risponde a Renzi

Di Martina Lucchin Venerdi 13 Giugno 2014 alle 15:30 | 0 commenti

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Opere pubbliche e private bloccate per gli intoppi della macchina amministrativa. Questi gli argomenti all'attenzione della riunione di giunta odierna (venerdì 13 maggio) che ha visto come protagonisti l'assessore alla semplificazione Filippo Zanetti ed il sindaco Achille Variati.

La giunta ha infatti licenziato oggi la discussa delibera che permetterà l'ampliamento del Centro sport Palladio. Una "delibera complessa" e che tardava a vedere la luce, per cui nei giorni scorsi il presidente del complesso sportivo aveva annunciato di rinunciare all'opera. "Una delibera che era sostanzialmente pronta, a parte alcuni dettagli, e complessa perché connessa anche ad una convenzione urbanistica -spiega l'assessore alla semplificazione e all'edilizia privata Filippo Zanetti - Ma non possono più esserci tempi così lunghi per acquisire il parere degli uffici, il mio assessorato esiste proprio per cambiare queste cose". Riconosciuto l'interesse pubblico dell'opera con la delibera, i prossimi passaggi prima del via libera definitivo saranno in Commissione Territorio e in Consiglio Comunale.

Il primo cittadino ha invece redatto la lista delle opere per le quali il Comune chiede al Governo di spingere il piede sull'acceleratore. Sono dunque cinque le opere della provincia di Vicenza che Variati vorrebbe vedere inserite nel pacchetto "Sblocca Italia" dal premier Matteo Renzi: la realizzazione del prolungamento nord della A31 Piovene -Rocchette, il recupero dell'ex complesso conventuale di San Biagio, lo sblocco del finanziamento per Lam Rossa, il completamento del trasferimento degli Uffici Giudiziari nel nuovo Tribunale di via Ettore Gallo e infine la semplificazione della norma che regola gli interventi di sostegno al reddito (come tirocini lavorativi e lavori socialmente utili) messi in campo dai Comuni. "Non abbiamo idea di quale potrebbero essere i tempi di risposta del Governo, anche se mi pare di vedere un Presidente del Consiglio abbastanza veloce", conclude il sindaco.

 

Comune di Vicenza - “La giunta comunale ha licenziato oggi la delibera relativa all'ampliamento del Centro Sport Palladio, un documento complesso con allegata la convenzione che ha richiesto numerosi pareri allungando così i tempi. A seguito dei recenti sviluppi l'intervento dell'amministrazione per arrivare rapidamente alla stesura della delibera ha dato i frutti sperati. Ora non resta che attendere il passaggio in commissione territorio e successivamente in Consiglio comunale per dare il definitivo via libera all'ampliamento – così si è espresso nella tarda mattinata l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti a conclusione della giunta comunale -. E' evidente che sei mesi per realizzare un documento, sebbene complesso, sono comunque troppi. Mi impegnerò personalmente per lavorare affinchè l'iter sia più snello e di conseguenza i tempi si accorcino, condizione indispensabile per dare risposte immediate ai cittadini e alle aziende.
La delibera dichiara l'interesse pubblico della nuova opera che sarà a servizio dei cittadini come lo è la struttura esistente che risulta molto frequentata. L'ampliamento del Centro Sport Palladio prevede la costruzione di una nuova struttura dotata di una nuova grande piscina con altre vasche più piccole, scoperte d'estate ma con la possibilità di utilizzare una copertura per l'inverno. Verranno inoltre realizzate altre strutture come una nuova zona benessere e altre zone gestionali per un miglior funzionamento del centro.
“L'ampliamento ha avuto un iter complesso concluso con l'acquisto da parte del Centro Sport Palladio dell'area classificata come zona F, cioè destinata ad attrezzature e impianti di interesse generale quindi per spazi pubblici attrezzati a parco e per lo sport. Il passaggio della delibera in Consiglio comunale è necessario per valutare due deroghe: l'ampliamento superiore al 20% sulla base del riconoscimento dell'interesse pubblico e la riduzione della distanza da via del Carso” - ha concluso Zanetti.
Verranno inoltre realizzate nuove opere di verde pubblico e l'adeguamento delle infrastrutture.

Prolungamento a nord dell'Autostrada A31 Valdastico, recupero dell'antico complesso conventuale di San Biagio, filobus elettrice, completamento del trasferimento degli uffici giudiziari nel nuovo tribunale, inclusione attiva dei cittadini in difficoltà. Sono queste le cinque “opere” che l'amministrazione comunale di Vicenza segnala al presidente del consiglio Matteo Renzi per l'iniziativa “Sblocca Italia”.
“Il presidente Renzi – ha detto Achille Variati al termine della giunta comunale che ha approvato le richieste - ha chiesto a noi sindaci di indicare opere che si sono incagliate a Roma. Quelle proposte da Vicenza potrebbero dare uno slancio importante al territorio. Tre su cinque, peraltro, sono a costo zero per lo Stato”.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il prolungamento a nord dell'A31, Vicenza chiede al Governo di “sottoporre l'intero progetto al CIPE e, nel caso in cui persistesse l'opposizione della Provincia autonoma di Trento, avviare il procedimento che, previo parere delle competenti commissioni parlamentari, potrà consentire l'approvazione del progetto mediante decreto del presidente del consiglio di ministri e successivo decreto del presidente della Repubblica”.
“Quest'opera – è il commento del sindaco – non riguarda in senso stretto il territorio comunale di Vicenza, ma abbiamo ritenuto doveroso segnalarla nell'ambito delle responsabilità proprie di un capoluogo, peraltro in sintonia con gli altri Comuni dell'asse. Si tratta di un'infrastruttura che si inserisce nello scacchiere delle grandi comunicazioni europee e che è già interamente finanziata per un miliardo e 200 milioni di euro. Va assolutamente sbloccata”.
La seconda opera da “disincagliare” riguarda il recupero a fini culturali, residenziali, commerciali e di servizio dell'ex complesso conventuale di San Biagio, nel cuore della città. “In seguito all'Accordo di programma che abbiamo sottoscritto con Agenzia del demanio e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo l'8 agosto 2013 – ha ricordato il sindaco – il Comune ha ottemperato all'impegno di adeguare la strumentazione urbanistica per l'attuazione degli interventi, ma nonostante i numerosi nostri solleciti gli altri due enti non si sono ancora attivati per il perfezionamento degli atti di permuta preliminari alla progettazione e all'appalto”. Di qui la richiesta a Renzi per una “rapida attivazione da parte delle strutture ministeriali (Agenzia del Demanio e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto) affinché si concludano le operazioni di permuta e vengano avviate le conseguenti attività progettuali e di affidamento dei lavori necessari a proseguire l'iter di recupero.
La terza opera segnalata per “sbloccare” l'Italia è il filobus elettrico, ovvero la linea ad alta mobilità detta LAM Rossa, che si dovrà sviluppare lungo lo storico asse est-ovest della città anche con l'obiettivo di superare le emergenze di inquinamento atmosferico e dello stato di emergenza del traffico dichiarato per la città di Vicenza con decreto del presidente del consiglio dei ministri nel luglio del 2009 e ancora in vigore. Per realizzare l'intervento, il cui costo complessivo è di 80,6 milioni di euro, era stato chiesto un cofinanziamento statale che, per la sola elettrificazione, ammontava a 18,5 milioni di euro. “Il progetto – ha ricordato il sindaco - è stato accolto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ma non è mai stato finanziato a differenza di altre opere che, però, non sono mai partite. Quello che chiediamo è di rimettere in gioco i fondi disponibili e mai utilizzati dalle altre città, ricollocandoli su progetti già accolti come il nostro”.
La quarta “opera” vale solo 250 mila euro, ma tiene bloccato il trasferimento dell'intero tribunale civile dalla vecchia sede di santa Corona al nuovo palazzo di giustizia di Borgo Berga: “Quel finanziamento a cura del ministero della Giustizia – ha detto il sindaco – serve all'acquisto degli elettroarchivi rotanti necessari alla funzionalità del tribunale civile nella nuova sede. Se non arrivano gli archivi, non solo il tribunale di Borgo Berga resta di fatto incompiuto, ma proseguono pure gli sprechi generati dalla necessità di tenere in funzione due palazzi di giustizia”.
La quinta segnalazione, infine, non riguarda un'opera, ma una norma di semplificazione: “Chiediamo semplicemente a Renzi – ha annunciato il sindaco - che le spese per i tirocini lavorativi e i voucher per ore di lavoro su progetti socialmente utili, finalizzati al sostegno al reddito e al reinserimento lavorativo dei disoccupati, siano escluse dal computo della spesa del personale. In caso contrario, infatti, non possiamo attivarli, pena lo sforamento del tetto previsto. E' questa una strada per passare dalla logica dell'assistenzialismo all'inclusione attiva di chi, pur in difficoltà economica, è abile al lavoro. E' un cambio di rotta a cui tengo particolarmente anche nel mio ruolo di delegato al lavoro e alle politiche sociali nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza ANCI. Allo Stato questa norma non costa nulla, ma ci permetterebbe di fare in modo che il cittadino in difficoltà si 'guadagni' il sostegno al reddito, rendendosi utile alla comunità”.   


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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