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Sgominata da GdF una banda dedita a spaccio di marijuana nei pressi del centro storico

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 13:59 | 0 commenti

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Guardia di Finanza di Vicenza  -  Emesse quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre nigeriani ed un vicentino. Monitorate, in soli due mesi, oltre 600 cessioni di stupefacente
Nell'ambito di una più ampia attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, Dott. Luigi Salvadori, militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza hanno smascherato un sodalizio criminale di soggetti, per lo più nigeriani, dediti allo spaccio di marijuana (qui una piantina indicativa di alcuni dei più frequenti luoghi di spaccio, visibile anche nell'immagine a fianco).

Le cessioni di droga monitorate - oltre 600 nel solo bimestre marzo/aprile dell'anno in corso, per un quantitativo superiore ai 5 chilogrammi - avvenivano nelle principali zone adiacenti al centro di Vicenza (Campo Marzio, Viale Milano, Viale Verona, via Napoli, zone Ferrovieri e San Lazzaro), in cui gli indagati si muovevano spesso utilizzando biciclette.

Lo scorso 12 dicembre, i finanzieri hanno avviato attività finalizzate a dare esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e a tre misure cautelari dell'obbligo di presentazione alla p.g., nei confronti di tre cittadini nigeriani ed un vicentino, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza - Dott. Morsiani.
In particolare, è stato raggiunto da misura cautelare in carcere A. M., nigeriano di 29 anni, già tratto in arresto, dagli stessi militari delle Fiamme gialle, in aprile, poiché trovato in possesso di grammi 300 di marijuana. I suoi più stretti collaboratori e connazionali, O. G., di anni 23, e O. G., parimenti ventitreenne, entrambi domiciliati a Vicenza, sono stati, invece, destinatari dalla misura più lieve dell'obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.
I tre nigeriani, a fattor comune, erano privi di occupazione e sprovvisti di permesso di soggiorno (erano sbarcati tra il 2008 ed il 2009 sulle coste siciliane, richiedendo asilo politico, mai concesso); erano gravati, inoltre, da vari precedenti di polizia (spaccio di stupefacenti a Campo Marzio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e reati connessi all'immigrazione clandestina).
Analoga misura dell'obbligo di presentazione alla p.g. è stata disposta anche nei confronti di un cittadino italiano, G. A., di 43 anni, titolare di un'impresa individuale operante nell'ambito pubblicitario, risultato molto attivo nell'acquisto, dal predetto sodalizio di nigeriani, di marijuana, che a sua volta rivendeva a consumatori finali.

I provvedimenti cautelari, allo stato, sono stati notificati solo a due degli indagati (il nigeriano A.M. e il vicentino G.A.), essendo risultati, i restanti due, del tutto irreperibili.

In tale contesto, sono state eseguite 3 perquisizioni locali e personali, che hanno consentito, tra l'altro, il rinvenimento ed il sequestro di 10 grammi di hashish presso l'abitazione del cittadino italiano destinatario della misura cautelare.

Le indagini esperite hanno tratto origine dai fatti della scorsa estate, allorquando il centro cittadino era stato interessato da spacciatori di diverse etnie, con incidenti sfociati in veri e propri scontri tra bande rivali (in particolare, magrebini e nigeriani), che molto hanno preoccupato la cittadinanza sotto l'aspetto dell'ordine pubblico.
Già lo scorso settembre, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria avevano dato un'incisiva risposta alla crescente richiesta di sicurezza, traendo in arresto, su ordine del giudice per le indagini preliminari, un gruppo di spacciatori composto da cinque marocchini ed un algerino, che avevano, di fatto, preso il controllo del centro storico.
Un'ulteriore attività investigativa, sviluppata in parallelo, permetteva di individuare anche il predetto gruppo di nigeriani, ora sottoposti a provvedimenti custodiali, che ponevano in essere la propria illecita attività in zone, di fatto, attigue a quelle sotto il controllo dei magrebini.
L'attività investigativa in esame è stata corroborata dall'ausilio di intercettazioni telefoniche - rese difficoltose dal consueto linguaggio criptico utilizzato tra gli interlocutori - nonché da pedinamenti e appostamenti, sia diurni che notturni: si giungeva, così, ad individuare circa una cinquantina di clienti, una ventina dei quali, già sentiti in atti, hanno pienamente confermato di "rifornirsi" dagli stessi indagati.
Gli acquirenti erano soprattutto italiani, di età compresa tra i 25 e i 40 anni, provenienti oltre che da Vicenza da alcuni comuni limitrofi (Thiene, Schio, Montecchio Maggiore, ecc.): essi saranno, a breve, segnalati alla locale Prefettura ed alla Motorizzazione Civile per i provvedimenti di competenza.
Nell'ambito dell'operazione in esame - che si pone nell'alveo di una costante, rafforzata attività di controllo del vicentino da parte di tutte le Forze di Polizia - sono state già eseguite, negli scorsi mesi, sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di sei cittadini marocchini ed un algerino, oltre a due arresti in flagranza di reato (di un nigeriano ed un italiano), nonché sequestrato oltre 1 kg di sostanza stupefacente.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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