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On. Berlato alla Lega su cacce in deroga

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Agosto 2009 alle 20:33 | non commentabile

Segreteria Berlato. 5 agosto 2009            

 

Il nostro obiettivo rimane quello di permettere ai cittadini cacciatori veneti ed italiani di esercitare la propria passione nel rispetto delle proprie tradizioni ma soprattutto nel rispetto delle normative vigenti, sia italiane che europee.
È stata questa la condotta che abbiamo sempre seguito e che ci ha portato a veder approvata ( con l'esplicito assenso dell'Unione europea) la legge statale 221/2002 sulle deroghe e le conseguenti leggi regionali tra cui quella della Regione del Veneto.
La materia venatoria è troppo tecnicamente complessa per essere trattata con il pressapochismo e l'incompetenza usati da alcuni esponenti leghisti, supportati da dirigenti venatori della Federcaccia che hanno sempre avversato le cacce in deroga.
In merito alle affermazioni dell'assessore provinciale all'agricoltura Luigino Vascon tengo a ribadire che egli non è stato il primo firmatario della legge 221/2002 ma il primo firmatario della proposta di legge n. 881 del 15 giugno 2001 (composta di un solo articolo, tra l'altro tecnicamente sbagliato) che non è neppure stato preso in considerazione nel disegno di legge n. 2297/2002 del Governo, diventato legge dello Stato n. 221/2002 dopo la sua approvazione dal parte del Parlamento (documentazione scaricabile anche dal sito web:www.sergioberlato.eu).
L'ex on. Vascon mi accusa di aver creato ad arte l'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI che in pochi anni è diventata di gran lunga la prima associazione venatoria per numero di iscritti in provincia di Vicenza (oltre 9.000) e la seconda, per il momento, sia a livello regionale che a livello nazionale. Capisco il rammarico dell'attuale assessore provinciale all'agricoltura che, da responsabile provinciale della caccia per la Lega Nord, è riuscito a portare, dopo molti anni di estenuante lavoro, l'associazione venatoria creata dal suo partito (tal Lega Difesa Caccia) ad annoverare ben 36 (diconsi trentasei) iscritti al 31 dicembre 2008. Fallito il tentativo di crearsi una propria associazione, la Lega Nord sta tentando di impossessarsi della Federcaccia!
Per il bene dei cittadini agricoltori vicentini, ci auguriamo che l'ostentato progetto di salvaguardia della vacca burlina, tanto caro all'assessore provinciale Vascon, non venga perseguito esibendo le stessa competenza tristemente dimostrata in ambito venatorio.
Ridicole poi le affermazioni del neo presidente regionale della Federcaccia Flavio Tosi, il quale accusa Maria Cristina Caretta, presidente regionale dell'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, di usare l'associazione che presiede per fare politica, considerando che queste accuse arrivano dal sindaco leghista del comune di Verona al quale è stata data la licenza di caccia da pochi mesi, ci auguriamo non usando gli stessi metodi usati dai sui colleghi di partito Paolo Gobbo e Gilberto Muraro, rispettivamente sindaco di Treviso e presidente della provincia di Treviso, indagati dalla procura della Repubblica per aver ricevuto la licenza di caccia senza aver sostenuto gli esami previsti per legge.
E' opportuno ricordare ai neo presunti difensori leghisti della caccia che l'Assessore regionale alla caccia Elena Donazzan, ascoltando anche i consigli del sottoscritto e dell'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, ha permesso a tutti i cacciatori del Veneto di cacciare le specie consentite in deroga ininterrottamente dalla stagione venatoria 2002/2003.
L'incompetenza e la supponenza dell'abbinata Lega Nord/FIDC ha portato, per la prima volta dal 2002, al blocco della legge in Consiglio regionale il cui inevitabile rinvio in Commissione, è stato votato, è necessario ricordarlo, anche da tutti i consiglieri regionali della Lega Nord.
L'inattuabile proposta leghista, priva dei necessari pareri dell'INFS (ora ISPRA), rischia di impedire ai cacciatori del Veneto di cacciare non solo il gabbiano reale ed il cormorano, così come da proposta dell'accoppiata Lega Nord/FIDC, ma anche il fringuello, la peppola, lo storno, la pispola ed il prispolone, proposti al Consiglio dalla Giunta regionale su iniziativa dell'Assessore regionale alla caccia Elena Donazzan, meritatamente considerata come il miglior assessore regionale alla caccia d'Italia per la sua competenza e la sua determinazione nel difendere, nel rispetto delle normative vigenti, i diritti di tutti i cacciatori.

on. Sergio Berlato - Deputato italiano al Parlamento europeo

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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