Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Ogm, Manzato: le regioni, cioè l'italia, hanno già deciso per il no

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Giugno 2011 alle 16:46 | 0 commenti

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Franzo Manzato, Regione Veneto - "Per me la questione Ogm è presto riassunta: non possiamo de valorizzare la nostra agricoltura di qualità e il buon nome del "made in Veneto" e "made in Italy" consentendo produzioni che possono essere prodotte identiche a basso costo in altre parti del mondo. Significa semplicemente svendere la nostra agricoltura, il nostro territorio e la nostra identità a società multinazionali che non hanno alcun interesse per la sopravvivenza delle nostre imprese".

Franco Manzato, assessore all'agricoltura del Veneto, ribadisce la sua contrarietà non ideologica, ma molto materiale ed economica alle pretese di chi "pensa di guadagnare qualche euro in più di fatto a spese degli altri agricoltori, che si spezzano la schiena per proporre qualità, tipicità, pulizia e sicurezza. Se il 75 per cento degli italiani e degli europei sono contro gli organismi geneticamente modificati, la pretesa di coltivarli somiglia a quella di un venditore di stufe all'equatore: il sospetto che gli interessi veri in gioco siano altri è legittimo. Noi, la nostra agricoltura e i nostri imprenditori soffrono per la concorrenza di una mondializzazione senza qualità ma sanno che è folle inseguire la medesima strada". "A chi dice che non se ne può fare a meno, ricordo che i nostri allevatori di bovini di qualità, cui eventualmente una simile produzione si volesse rivolgere, concordano sul fatto che siano vietati sull'intero territorio regionale la coltivazione e l'allevamento di animali geneticamente modificati OGM, relegando eventualmente queste pratiche a puri utilizzi sperimentali in luoghi ben isolati e controllati".
"La decisione del TAR del Lazio ci mette peraltro davanti ad uno scenario bizzarro, rispetto alle più recenti dichiarazioni sull'argomento da parte della Commissione Europea, che ha formalmente annunciato un cambiamento di rotta anche normativo, ma soprattutto rispetto alla situazione italiana, dove le istituzioni costituzionalmente competenti in materia agricola, cioè le Regioni, si sono unanimemente pronunciate perché in Italia non ci siano OGM, impegnando il governo a sostenere questa posizione a Bruxelles e ad applicare le clausole di salvaguardia. Tradotto in termini più giurisprudenziali: le Regioni hanno formalizzato il loro "no" a regole di coesistenza con organismi OGM. Il che significa che hanno deciso - ha concluso Manzato - che le regole di coesistenza sono le seguenti: nel territorio italiano non si possono coltivare OGM. E il Governo deve solo prenderne atto".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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