Ogm, Cerantola (Coldiretti): finalmente saremo liberi di scegliere
Giovedi 15 Gennaio 2015 alle 15:14 | 0 commenti
Dopo anni di estenuanti battaglie il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, esulta alla notizia che i Paesi membri dell’Ue potranno vietare o liberalizzare gli Ogm (organismi geneticamente modificati), dopo il via libera dell'Europarlamento alla direttiva raggiunto durante il semestre di presidenza italiana dell'Ue.
Ecco la posizione di Coldiretti:
La libertà di non coltivare Ogm, come ha fatto fino ad ora l’Italia e come chiedono quasi otto cittadini su dieci, che si oppongono al biotech nei campi è un’ottima chiusura del semestre di Presidenza italiano dell’Unione e risponde al principio di precauzione a tutela di tutti i cittadini. Si tratta di un importante ed atteso riconoscimento della sovranità degli Stati di fronte al pressing ed alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech. L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia finalmente sicura da ogni contaminazione da Ogm a tutela della straordinaria biodiversità e del patrimonio di distintività del made in Italy. Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del made in Italy. Secondo un’analisi della Coldiretti nell’Unione Europea nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, su ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais MON810).
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