"Officina Veneto" e il lavoro: disoccupazione in calo ma non per i giovani
Venerdi 16 Dicembre 2011 alle 16:30 | 0 commenti
Federico Caner, Capogruppo Lega Nord in Regione - Lunedì prossimo seconda sessione dedicata all'occupazione su iniziativa del Gruppo consiliare leghista
Un mercato chiuso per chi cerca un'occupazione, difficilmente raggiungibile e con ben poche possibilità di collocamento, se non attraverso lavori temporanei o malpagati. Per chi invece è già occupato, il mercato del lavoro è generalmente di buona qualità (valutato con 58,8 punti su una scala da 0 a 100).
Questa la percezione rilevata da SWG sul settore lavoro in Veneto, mentre i dati ufficiali mostrano ancora una volta una situazione in leggero miglioramento rispetto alle cifre nazionali, della quale però non beneficiano i giovani.
Il quadro emerge al termine della prima sessione (con tema il mercato del lavoro) di "Officina Veneto", iniziativa promossa dal Gruppo consiliare Lega Nord per interfacciarsi con il mondo delle imprese e delle parti sociali e per raccogliere in questo modo istanze da concretizzare in interventi e progetti di legge. La seconda sessione proseguirà lunedì prossimo.
"Il Mercato del lavoro in Veneto nel secondo trimestre del 2011 vede un leggero miglioramento - spiega il capogruppo Federico Caner -. Il tasso di disoccupazione cala di un punto percentuale, attestandosi sotto la media nazionale al 4,4%, accompagnato da un tasso di occupazione stabile al 64,6%. Tuttavia, la fascia più giovane della popolazione sembra non beneficiare di questa situazione positiva: il tasso di disoccupazione giovanile raggiunge nel 2010 (ultimo dato ufficiale disponibile) il 19%, il valore più alto dal 2005, e tra gli occupati continuano ad aumentare i cosiddetti contratti atipici".
Ad aggravare ulteriormente la condizione occupazionale delle nuove generazioni venete è poi l'inattività giovanile, che aumenta in modo più sostenuto rispetto al dato relativo ad adulti e anziani con un tasso che supera il 65%, rivelando un pericoloso comportamento di sfiducia nei confronti di un mercato del lavoro evidentemente ancora instabile. Anche i giovani imprenditori calano rispetto agli autonomi delle altre fasce d'età , con un tasso di attività in discesa di dieci punti percentuali tra il 2006 e il 2011. "Sembra in sostanza - conclude Caner - che il mercato del lavoro veneto rimanga chiuso all'interno di una bolla in cui ci sono buone potenzialità per poter migliorare, ma che in definitiva non si riescano a sfruttare efficacemente i segnali di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la condizione occupazionale dei più giovani".
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