Joey DeFrancesco, il numero uno dell'organo jazz al Bar Borsa

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Ottobre 2013 alle 11:53 | 0 commenti

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Bar Borsa - La programmazione dei concerti al Bar Borsa, locale al piano terra della Basilica Palladiana, continua il prossimo giovedì 24 ottobre con il trio del maggior interprete al mondo dell'organo Hammond: Joey DeFrancesco. Ragazzo prodigio di Philadelphia (classe 1971), ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di quattro anni, l'organo Hammond poco dopo, e all'età di dieci anni iniziò a suonare professionalmente.

La sua grande occasione arrivò a diciassette anni quando il leggendario Miles Davis, dopo averlo notato in un programma televisivo, lo chiamò ad entrare nella sua band: fu proprio allora che Joey, ispirato da Miles, cominciò a suonare anche la tromba. Andare in tour e registrare con Davis dette al giovane organista un credito immediato e notevole che continuò a crescere grazie alla collaborazione con John McLaughlin.  L'approccio all'Hammond B3 è da vero virtuoso, a lui il merito di aver riportato sotto i riflettori il suono di quell'organo, strumento in voga tra gli anni Sessanta e Settanta e del quale, successivamente, si era perso quasi ogni traccia.
Negli anni Joey DeFrancesco ha pubblicato quasi trenta album da solista ed è uno dei pochi organisti jazz ad aver tenuto per molti anni di seguito il primo posto nelle classifiche di preferenza dei lettori di riviste specializzate. Tra gli altri autorevoli riconoscimenti, basti citare le due nomine ai Grammy e, anno dopo anno, i numerosi successi assegnati dal Down Beat Critics Poll (il più prestigioso premio internazionale per il jazz).
Il suo stile, per quanto rispettoso della lezione di grandi del passato quali Jimmy Smith, è fresco ed innovativo e le sue composizioni risultano tecnicamente complesse ed armonicamente profonde. De Francesco oltre ad essere un virtuoso, è anche un eccezionale entertainer capace di creare aspettativa e tensione tra il pubblico; nessun altro organista possiede infatti l'abilità, la profondità armonica e l'autorevolezza del fenomeno di Philadelphia.

Sul palco, a chiudere il cerchio del “Joey DeFrancisco Trio”, giovedì sera ci sarà la chitarra di Steve Cotter e la batteria di Ramon Banda.

Il concerto avrà inizio alle ore 21.30 e il biglietto di ingresso sarà di 10 euro.
La programmazione, che continuerà martedì 29 ottobre con il trio formato da Paolo Birro, Federico Malaman e Mauro Beggio, è organizzata anche grazie al sostegno di: Trivellato Mercedes Benz, Fondazione Vignato per l’Arte, Selle San Marco, Gruppo Mastrotto, Zuccato, Saxophone, Ghiribizzo.

Per tutte le informazioni dettagliate e per la prenotazione: 
www.barborsa.com, la pagina facebook Bar Borsa- Basilica Palladiana,  [email protected], 0444 544583.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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