Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Foresta di Hambach, Bocciodromo di Vicenza: oggi ne parliamo con Jan a sei anni sono passati dall’inizio della sua occupazione

Di Note ufficiali Sabato 6 Ottobre 2018 alle 17:32 | 0 commenti

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Sei anni sono passati dall'inizio dell'occupazione della Foresta di Hambach, nella Renania. Attivisti e attiviste hanno deciso di spostarsi fisicamente nell'ecosistema che difendono, senza però riprodurre un habitat che non le appartiene. La lotta per Hambach non riguarda la permanenza dell'uomo nella foresta, ma degli alberi e degli animali che animano quell'ecosistema. Da anni gli attivisti si battono contro la RWE, Rheinisch-Westfälisches Elektrizitätswerk, abitando i boschi che il gruppo energetico intende distruggere e sabotando i disboscamenti (nella foto di Getty la polizia tira giù un attivista che si è incatenato su un albero nella Foresta di Hambach). 

 

Sono decine le case sugli alberi costruite in questi anni, in perfetta simbiosi con il quartiere che le ospita, e centinaia le persone che ogni giorno lavorano per ostacolare l'azione della RWE: i cunei metallici posti all'interno dei tronchi, che impediscono alle motoseghe di tagliare gli alberi, e il piazzamento di manichini, sia a terra che sui rami, che rallentano le operazioni allertando forze dell'ordine sono solo alcune delle pratiche che gli occupanti di Hambach hanno messo a punto e perfezionato in questi anni di resistenza.

La foresta, che originariamente occupava 5.500 ettari, è ormai ridotta a un decimo della sua estensione, avendo ceduto alla miniera di lignite ben 4.500 ettari. Ulteriori operazioni, come quella in corso, porteranno inevitabilmente all'estinzione di numerosissime specie. Già a luglio il movimento Ende Gelände aveva diffuso un appello per una mobilitazione internazionale a fine ottobre proprio ad Hambach, un appuntamento che ripete quello dello scorso 5 novembre, quando oltre 5.000 manifestanti coordinarono una serie di azioni di disobbedienza civile bloccando i lavori di estrazione per un'intera giornata.

Cosa sta succedendo in queste settimane nella foresta di Hambach in Germania?

Parleremo di questa lotta di resistenza ambientale oggi alle 18.30 al Bocciodromo in  Via Rossi 198, Vicenza con JAN, attivista di IL, di ritorno dalla foresta di Hambach.


Cs Bocciodromo

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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