Nuovo statuto, in Sala Bernarda comincia la discussione
Martedi 8 Gennaio 2013 alle 18:39 | 0 commenti
Oggi pomeriggio è cominciato l'iter per l'approvazione del nuovo statuto comunale. La discussione, che potrebbe prendere alcuni giorni, ruota in primis attorno allo strumento dei referendum: consultivo, abrogativo e propositivo. La delibera licenziata dalla commissione ora in trattazione ha lasciato uno spazio giudicato «più che congruo per la partecipazione diretta», ma diverse associazioni a partire da Più Democrazia, parlano di chiusura da parte del consiglio comunale.
Ad ogni modo l'assise ha avuto un prologo polemico quando è intervenuto il consigliere di minoranza Francesco Rucco del Pdl (nel riquadro) il quale ha commentato l'articolo 20 del documento: «Fa piacere che ci sia un riferimento agli enti collegati al comune per i quali viene nuovamente sancito il principio per cui il consigliere comunale ha pieno accesso agli atti anche degli enti collegati». Il problema è, accusa Rucco, che già ora quegli atti dovrebbero essere conoscibili ma i veti innalzati da soggetti «come Aim» sono una realtà assodata.
Il nodo principale del contendere però è il referendum. Che viene reso possibile solo in concomitanza con altre elezioni e solo su specifiche materie tra le quali e con altre è negata l'urbanistica. Sicché non solo Più Democrazia ma anche il M5S con ha espresso dure critiche per una delibera che «poco concede» fa sapere Giordano Lain, uno degli attivisti storici, «ad una richiesta di partecipazione che arriva dal basso». Durante la seduta peraltro la delibera, pur con toni diversi, è stata criticata anche dal consigliere di maggioranza Cristina Balbi del Pd, la quale ha definito «forse» troppo stringenti i criteri di accesso alla consultazione referendaria.
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