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E' bastato che l'assessore allo Sport Umberto Nicolai sollevasse qualche perplessità sul nuovo stadio da 12mila posti che sorgerà a Vicenza est a scatenare la polemica con Paolo Caoduro, presidente di Vicenza Futura spa, la società formata da 33 imprenditori che si occuperà della costruzione dello stadio. In realtà l'intento di Nicolai non era affatto quello di "cambiare la strategia di questa amministrazione", ci ha detto (dopo averlo anticipato alla nostra testata il 29 agosto), quanto quello di "ricominciare a parlare di stadio, facendo il punto della situazione e dando qualche risposta ai tifosi".

Secondo l'assessore, infatti, sarebbe giusto che questi siano informati sui costi e le tempistiche di costruzione del nuovo stadio, oltre che sul perché sia stata abbandonata l'idea di restaurare il vecchio. "Quanto costerebbe restaurare il Menti? Sarebbe interessante saperlo. E poi, che tipo di eventi siamo interessati ad organizzare a Vicenza? Rivolti a quale tipo di pubblico?".
Secondo il progetto da 200milioni di euro (di cui 30 per lo stadio) presentato un anno fa, la nuova costruzione a Ca' Balbi non sarà infatti solo uno stadio, ma una cosiddetta "arena degli eventi" con acquapark e negozi. Secondo Nicolai bisognerebbe aprire una discussione su come questa struttura verrà utilizzata e soprattutto su come verrà gestito in questi dieci anni lo stadio Menti, bisognoso di lavori di ristrutturazione.

Paolo Caoduro si è detto critico sulla possibilità di salvare il vecchio stadio, perché troppo vicino al centro storico e situato in un'area che il Comune potrebbe utilizzare diversamente.
Di certo il progetto è partito (Vicenza Futura è in attesa del parere degli uffici comunali sul masterplan), ma nei prossimi dieci anni le occasioni per discuterne non mancheranno.

(In foto, lo stadio Menti)