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Nuovo Piano Regionale dei Trasporti, assessore De Berti: "opportunità irrinunciabile"

Di Note ufficiali Venerdi 21 Settembre 2018 alle 22:27 | 0 commenti

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“Dal confronto di oggi è emerso con chiarezza che la redazione del nuovo Piano Regionale dei Trasporti, di cui stiamo avviando la procedura, rappresenta per la Regione un’opportunità irrinunciabile per inaugurare un’importante fase politica di riforma e modernità del settore, approfondendo e recependo le innovazioni che la ricerca scientifica e tecnologica hanno impresso al grande sistema dei trasporti nel suo complesso”.

Lo ha detto l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, partecipando stamane a Palazzo Badoer di Venezia al convegno promosso nell’ambito di “Urbanpromo Green”, evento sui temi dell’innovazione e della sostenibilità nella pianificazione urbanistica e territoriale, nella progettazione e nella erogazione dei servizi urbani: “un’occasione di confronto e una discussione – ha sottolineato De Berti – di grande livello e qualità, che ha favorito un’analisi a ‘tutto campo’ delle diverse problematiche legate alla mobilità”.

“Ci accingiamo a lavorare a questo Piano – ha evidenziato l’assessore – in un momento di straordinaria complessità. Basti pensare alla politica europea sui corridoi prioritari, i Ten T (Trans European Network-Transport), che deve fare pesantemente i conti con la difficoltà dei Paesi membri di realizzare gli investimenti programmati da almeno un decennio. La congiuntura economica ha portato Spagna, Francia, Ungheria, Slovenia e Austria a frenare sull’attuazione del cronoprogramma degli interventi relativi ai Corridoi Mediterraneo e Adriatico Baltico. Aggiungiamo a ciò i noti problemi di attraversamento del traffico in Tirolo, sull’asse del Brennero. E il Veneto è uno dei principali punti di snodo di questi corridoi, dai quali dipende il futuro di molte realtà economiche che fanno dell’internazionalizzate un loro imprescindibile punto di forza”.

“Per contro – ha precisato De Berti – il settore portuale può giocare un ruolo importante nello scenario internazionale, con le proiezioni di sviluppo della cosiddetta ‘Via della Seta’ che interessa l’Alto Adriatico. Ciò conferma la necessità di avere una politica dei trasporti ampia, che superi i meri confini regionali, una politica che risponda alla vocazione dell’economia veneta fortemente orientata all’export. Per questo con il PRT, oltre agli investimenti, intendiamo definire azioni che consolidino il progetto di cooperazione nei vari corridoi (su ferro, gomma, acqua e per via area), per disegnare completamente il sistema trasportistico nel suo complesso, come la Regione ha fortemente sostenuto negli anni”.

“Il nuovo Piano, pertanto, ha l’ambizione di tracciare delle linee di indirizzo chiare – ha detto De Berti –, ribadendo nel contempo l’importanza della programmazione per lo sviluppo di infrastrutture moderne, giustificate dalla domanda di trasporto, capaci di garantire maggior sicurezza nell’intero settore della mobilità”.

Per l’assessore rimane centrale il perseguimento degli standard ambientali, favorendo gli investimenti a favore della mobilità pubblica, l’innalzamento dei suoi standard e quindi il benessere degli utenti, in particolare quelli interessati dalla domanda sistematica.

“Non possiamo trascurare – ha concluso De Berti – l’impatto che il Piano avrà nello sviluppo della Regione, sia nella creazione di nuove e migliori opportunità per le aree di difficile accessibilità, sia per il ruolo positivo sullo sviluppo del PIL veneto generato dai nuovi investimenti. Anche per questo, ma soprattutto per la dinamica accelerata con cui si evolvono le politiche dei trasporti, le innovazioni in questo settore, le scelte che gli Enti sono chiamati a fare sia in termini strategici che organizzativi, ritengo che il processo di revisione del Piano debba diventare un’azione continua e permanente. Per il forte impatto che ha sul nostro vivere, il sistema della mobilità necessita di un monitoraggio costante, trattandosi di una situazione in continuo divenire”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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