Nuove richieste per sale scommesse in città: crisi, fortuna e paletti
Giovedi 5 Gennaio 2012 alle 19:21 | 0 commenti
 
				
		Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati Sindaco -Â I dati diffusi in questi giorni evidenziano come in forte controtendenza rispetto al resto dell'economia il mercato del gioco e delle scommesse, in questo favorito da una normative e da scelte governative che sono andate nel senso di una forte liberalizzazione, senza che essa fosse controbilanciata da misure e paletti a tutela dei cittadini. La situazione di crisi economica sta accelerando questo processo: il ricorso alla dea bendata sta trasformandosi nell'ultima speranza per risolvere difficili situazioni di bilancio familiare (Caritas: gioco, tra le prime cause di indebitamento per le famiglie italiane).
Un riflesso di questo trend è sotto gli occhi di tutti anche nella  nostra città, dove l'apertura di nuove sale scommesse è in forte  espansione: oltre alle 16 già in funzione e a quelle per le quali ci si è  interessati negli scorsi mesi in viale San Lazzaro e Corso San Felice,  sono di questi giorni nuove richieste per almeno altre tre, anche in  altra zona della città. I cittadini, al riguardo, molto preoccupati per  le questioni di sicurezza e sociali connesse, e si apprestano a  raccogliere firme. 
L'amministrazione cittadina ha provveduto con  celerità a dotarsi di un regolamento per limitare il proliferare  dell'apertura di sale giochi, ma poco o nulla può per quanto riguarda le  sale scommesse, di  diversa competenza.
E' a tutti evidente come sia quanto mai urgente un intervento a livello legislativo nazionale per regolare questo complesso comparto, che vede il 50% del fatturato sviluppato al di fuori delle sale scommesse con macchinette e concorsi, disponibili oramai dovunque. Rilevante l'aspetto sociale (dipendenze, minori, povertà ) e quello relativo alla provenienza dei capitali delle società concessionarie. Al riguardo anche lo scrivente attraverso Avviso Pubblico, nel quale rappresenta il Comune di Vicenza, si è fatto promotore di una serie di proposte* a tutela dei cittadini, presto presentate a livello parlamentare.
E invece si registrano segnali   poco confortanti:  è di oggi la notizia che si ferma l'iter del  decreto sulla ludopatia, che dovrebbe introdurre misure a tutela di  minori, di coloro che sono dipendenti dal gioco e in generale dei  cittadini. Lo ha annunciato lo stesso Ministero dell'Economia.  Dall'altra parte, nel  decreto "Milleproroghe" viene ulteriormente  ampliata l'offerta con l'avvio nei prossimi mesi delle gare per il poker  live, per le scommesse sportive e per i nuovi prodotti - come i virtual  games
Senza dimenticare la questione delle maxipenali slot per le  somme evase dalle società concessionarie negli ultimi anni: 98 miliardi  di euro ancora da riscuotere, equivalenti agli interessi sul debito  pubblico per un anno intero.
Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati Sindaco
*Divieto di attuare pubblicità del gioco d'azzardo su tutto il territorio nazionale; 
obbligo  di accensione delle slot o apparecchi da gioco similari esclusivamente  tramite l'utilizzo di carta magnetica sanitaria e codice fiscale, al  fine di inibire il gioco ai minori di 18 anni;
destinazione di una  cifra pari allo 0,5% dei proventi di tutti i montepremi alle Aziende  Sanitarie Locali del Sistema Sanitario Regionale per la cura ed  assistenza delle persone affette da dipendenza patologica dal gioco  d'azzardo; 
concessione ai sindaci del potere di ordinanza rispetto  all'accensione delle New Slot (o macchinette similari) all'interno degli  esercizi commerciali e di somministrazione, pubblici e privati;
rafforzamento,  attraverso l'assunzione di personale, degli organici delle Forze  dell'ordine e di AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato),  destinando tali figure a controlli maggiori e più capillari nell'ambito  del comparto del gioco.
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