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Nuova manifestazione dei marinai vicentini per la liberazione dei Marò prigionieri in India

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 17 Marzo 2012 alle 21:39 | 0 commenti

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A.N.M.I. Vicenza  -  Per il terzo sabato consecutivo i marinai in congedo (A.N.M.I.) vicentini si sono ritrovati in piazza dei Signori di Vicenza per manifestare il loro disappunto per l'arresto dei due Marò in India e non ancora rilasciati nonostante non ci siano prove concrete che sia stati loro gli esecutori della sparatoria che ha ucciso due pescatori indiani in acque internazionali.

Una manifestazione ancora una volta ordinata che ha percorso con un centinaio di persone, non solo marinai ma anche di altre forse d'ama, il tratto di strada che porta sino alla Prefettura dove dopo 15 minuti di silenzio per solidarietà ha preso la parola il vicepresidente nazionale avv. Paolo Mele per fare il punto. "E' questa una situazione che da quanto ci risulta è assai controversa - ha affermato - in quanto per convenzione internazionale quanti operano al servizio di un'unità militare non possono essere giudicati dagli stati in cui è avvenuto il fatto ma da chi dipendono".

Per questo Paolo Mele ha preso l'esempio dei soldati americani che pur compiendo gravissimi atti volontari contro la popolazione in Afganistan vengono giudicati dalla giustizia del loro paese.
"In questa circostanza - ha continuato - stiamo assistendo ad una girandola di informazioni, spesso contrastanti tra di loro, oltre ad una serie di giudizi, anche da parte di commentatori ed opinionisti, non sempre condivisibili. Innanzitutto occorrerebbe sgombrare il campo dai soliti stereotipi di un'Italia insignificante a livello internazionale, umiliata dal neo-gigante indiano; il governo di quel paese pare non sia in grado di spiegare alla propria opinione pubblica che la colpevolezza dei fucilieri di marina italiani è tutta da provare, se non improbabile. Sappiano benissimo che in India si andrà a votare in questi giorni e i politici di turno vedono con questo atto di forza un possibile risultato per loro. Noi chiediamo solo che i nostri marò siano liberati al più presto".
Per questo Mele ha dato mandato al presidente dell'A.N.M.I di Vicenza Girolamo Trombetta di organizzare per sabato prossimo una manifestazione che partirà da Piazza Castello e per Corso Palladio arriverà nuovamente davanti alla Prefettura. E tutto questo finche la situazione non sarà risolta positivamente.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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