Nuova antenna a Creazzo, residenti preoccupati. Le opposizioni: Arpav verifichi
Mercoledi 14 Ottobre 2015 alle 16:03 | 0 commenti
Un nuovo ripetitore per il segnale di telefonia mobile, alto alcune decine di metri e spuntato come un fungo in brevissimo tempo in una zona ad alta densità di abitanti a Creazzo, molto vicino, per di più, ad altre antenne già presenti. Con i cittadini che ora sono spaventati per i possibili rischi per la salute, visto che un "mostro" di queste dimensioni emette onde elettromagnetiche di cui nessuno, per ora, conosce l'entità .
Il Movimento 5 Stelle di Creazzo ha già presentato un'interrogazione nei giorni scorsi, in cui si chiede all'amministrazione comunale se l'impianto, di proprietà della ditta Dtl Telecomunicazioni di Sovizzo, rispetti le normative vigenti e se non si ritenga necessario una verifica da parte dell'Arpav delle emissioni elettromagnetiche.
"Il consiglio comunale non è stato informato dell'operazione, e mi risulta sia stato negato il permesso di costruire in quel terreno. Così l'azienda ha utilizzato quest'area per altri scopi molto più redditizi" aggiunge Veronica Rigoni, della lista civica "Creazzo nel cuore". Anche Rigoni aderisce alla richiesta di avere un controllo da parte di Arpav. "Alcuni esperti mi hanno già riferito la pericolosità di questi ripetitori, paragonandoli a un microonde acceso 24 ore su 24 sopra la propria testa".
Domani sera l'argomento dovrebbe essere sollevato dalle opposizioni nel Consiglio Comunale previsto per le 20.30, anche se il tema non rientra nell'ordine del giorno. I residenti della zona (il ripetitore si trova in via Toti) hanno già scritto una lettera a tutta la cittadinanza in cui annunciano di voler adottare tutte le misure, anche legali, per "tutelare i nostri diritti di cittadini".
"Ora centinaia di cittadini che abitano in questo quartiere sono preoccupati prima di tutto per la propria salute, e poi per la svalutazione degli immobili" spiega Rigoni. "Ci stiamo organizzando per capire come meglio agire per difendere la salute e il sacrificio di una vita come la casa, svalutato da un giorno all'altro grazie ad una politica che guarda solo al proprio giardino".
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