Novant'anni dall'assassinio di Matteotti, il ricordo dei socialisti vicentini
Martedi 10 Giugno 2014 alle 10:34 | 0 commenti
Luca Fantò, Segretario provinciale PSI Vicenza - Giugno non è stato un mese generoso con i socialisti italiani. Il 9 giugno furono uccisi i fratelli Rosselli, il 10 giugno avvenne il martirio di Giacomo Matteotti ed anche il compagno Saragat, Presidente della Repubblica, ci ha lasciato l’11 giugno del 1988. Il PSI vicentino ricorda oggi, nel 90° anniversario del martirio, il compagno Giacomo Matteotti, rapito ed ucciso a Roma, il 10 giugno del 1924.
Il senso del ricordo di tale, tragico avvenimento, sta nella consapevolezza che solo gli uomini che hanno coscienza dei propri ideali sono in grado di rappresentare al popolo, ai cittadini un futuro migliore.
La battaglia di Matteotti per la giustizia sociale, l’uguaglianza, la democrazia e la libertà , proprio perché espressione concreta delle idee e degli obiettivi del Socialismo, ne rendono necessaria ed attuale la commemorazione. Contro i fascisti che lo uccisero, contro i socialisti massimalisti ed i comunisti che, obnubilati dalla loro frenesia rivoluzionaria, lo lasciarono solo.
Dimenticare Matteotti o anche solo svilirne la figura, rappresenterebbe per gli italiani il segnale di una decadenza inarrestabile.
E’ forse anche questo il senso della lotta che i socialisti italiani da oltre 120 anni stanno combattendo in un tentativo disperato ma tenace di contrapporre al pragmatismo di una falsa modernità , funzionale alla conservazione dei privilegi dei molti a danno dei pochi, i valori che furono di Matteotti, di Rosselli, di Saragat. Riformismo, libertà , umanesimo socialista.
Oggi la Presidente della Camera, Laura Boldrini, commemorerà Giacomo Matteotti nella Sala della Regina a Montecitorio e Riccardo Nencini, Segretario nazionale del PSI e Viceministro per le infrastrutture, si recherà al Lungotevere Arnaldo da Brescia dove è sita la stele che ricorda il martirio del parlamentare socialista.
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