Nordest capitale della cultura 2019, Dovigo: progetto frenato dalla vecchia politica
Giovedi 4 Aprile 2013 alle 11:46 | 0 commenti
Lista civica La città respira - Entrare nel dibattito sulle difficoltà che incontra la candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura per il 2019 è un falso problema, - affermano Carlo Presotto della lista civica La città respira e Valentina Dovigo candidata sindaco della stessa - il vero problema è affrontare e superare le difficoltà che incontrano a casa nostra le idee innovative di progettazione culturale.
Ci sarebbe piaciuto, continuano Presotto e Dovigo, che questa diventasse una grande occasione di svolta, un cambio di binario e di prospettiva, l'occasione cioè di far tornare scuola, beni culturali, arte e paesaggio alla loro condizione, sancita chiaramente dalla costituzione italiana, di beni comuni. Lo sarebbe stato se si fosse spinto di più sulle potenzialità di attivare un' imprenditorialità dei beni culturali diffusa, permessa dalla miriade di piccole eccellenze presenti sul territorio.Se si fosse saputa cogliere la domanda di una mobilità diversa, di bassa velocità ed alta intensità , per riqualificare i percorsi extraurbani coperti dalle valanghe di capannoni degli anni passati. Se si fosse sviluppato a fondo, come nelle intenzioni, la grande diversificazione della domanda turistica, senza sottovalutare il turismo a chilometro zero, la riscoperta dei luoghi da parte dei propri abitanti. A questo avrebbero dovuto servire il contributo e la risonanza europea del progetto.
Sarebbe potuta essere l'occasione per una grande impresa comune, ma c'è una parte della classe dirigente del nordest, politica ed imprenditoriale, a cui questo non interessa, se non c'è da guadagnarci sopra. "Co le ciacole no se impasta fritole", ripeteva sempre Bernini, soprannominato il Doge, famoso presidente della regione veneto negli anni del miracolo economico. Ma per quanto ancora potrà durare questo pensiero miope, legato al singolo orticello, con un orizzonte temporale che non guarda al futuro? E a Vicenza, chiudono Presotto e Dovigo, 2019 o non 2019 che sia, intendiamo andare nella direzione da noi auspicata, parte integrante della nostra proposta politica, continuare a sviluppare e far crescere integrazioni tra soggetti, costruzione di reti, cambi di paradigmi,cioè le idee innovative di progettazione culturale.
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