Non sono una moglie
Domenica 23 Settembre 2012 alle 11:11 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 240 e BassanoPiù n. 2 in edicola, in distribuzione e sfogliabile comodamente dagli abbonatiÂ
Fa carriera nella Sanità , organizza eventi benefici, si interessa di sport e a Vicenza è (quasi) più conosciuta del marito. Stefania Villanova si racconta
Chi è Stefania Villanova, capo di gabinetto dell'assessore regionale veneto alla Sanità Luca Coletto (Lega).
Vive a Thiene ed è sposata con Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona. Ha un figlio di 24 anni nato da un precedente matrimonio, che si laureerà a dicembre in Informatica. Grande tifosa del Vicenza, è presidente onorario del Vicenza Calcio a cinque.
Al di là del suo "famoso" consorte, a Vicenza e dintorni è molto conosciuta per il suo impegno nell'organizzazione di eventi benefici. Quando ha cominciato?
Il primo evento che ho organizzato è stato un compleanno, il mio, un anno e mezzo fa. A novembre 2010 c'era stata l'alluvione in Veneto, così ho voluto che il 28 maggio 2011 non fosse solo un'occasione per festeggiare il mio compleanno, ma anche un modo per raccogliere fondi. Ho chiesto agli invitati (che alla fine sono diventati ben novecento) di dare un contributo agli alluvionati, anziché farmi un regalo. L'evento è stato un vero successo: ho consegnato a Zaia, che allora era commissario per l'alluvione, un assegno da 40.510 euro.
Poi c'è stato il Circo Orfei, che l'ha messa al centro delle critiche degli animalisti.
Sì, a novembre del 2011, con l'Associazione amici del rene e con il dipartimento di nefrologia di Vicenza ho organizzato una serata benefica con il Circo Orfei. L'obiettivo della raccolta fondi era Carpe diem, una costosa macchina per dialisi adatta ai neonati con patologie cardio-renali. Sono stata criticata, è vero, ma quelli che hanno supportato l'iniziativa sono stati di più: ci sono state 2500 adesioni, e anche il sindaco Achille Variati ha fatto un appello. In tutto sono stati raccolti 25mila euro, per i quali devo davvero ringraziare i vicentini e il Circo Orfei.
Infine, il grande successo della partita della speranza.
E' stato l'evento più importante di cui mi sono occupata. Il 25 aprile di quest'anno allo Stadio Menti c'è stata questa triangolare di calcio fra il Vicenza Cuore Biancorosso, la Nazionale cantanti e la Nazionale farmacisti. Un evento grandioso, a cui hanno collaborato in tanti, fra cui il Comune, il Coni con l'assessore Nicolai, il Vicenza Calcio e molti altri. La somma raccolta è stata davvero notevole: 60mila euro donati alla Città della speranza, che si occupa di finanziare il reparto di oncologia dell'azienda ospedaliera di Padova e la Torre della ricerca per le malattie neoplastiche dei bambini. Allo stadio sono venute diecimila persone, che hanno dimostrato che quando la solidarietà chiama i vicentini rispondono. In tutto, con i tre eventi che ho organizzato in un anno, sono stati dati in beneficenza più di 100mila euro: una bella soddisfazione.
Il prossimo evento?
In cantiere c'è un bel progetto con Don Mazzi per contrastare il disagio giovanile a Vicenza. Abbiamo cominciato a giugno a contattare gli oratori: l'idea di far sì che questi spazi disponibili nei vari comuni siamo disponibili ad organizzare attività sportive per i ragazzi del territorio, così da allontanarli dal rischio di cadere nelle tossicodipendenze. E' previsto anche un lavoro con i genitori.
Poi, è probabile che fra la fine di quest'anno e l'inizio del 2013 mi impegnerò nell'organizzazione di un altro evento benefico, forse di nuovo la partita della speranza, visto che tanti me l'hanno chiesto.
Crede molto nello sport.
Sì, sono convinta che lo sport aiuti i ragazzi a trovare la loro strada, insegnando loro i successi e le sconfitte. Facendo sport si impara anche a perdere, e ad essere tenaci nel riprovarci.
Da piccola facevo pattinaggio: se arrivavo ultima mi scoraggiavo, inizialmente, ma poi ho imparato una tenacia che continuo a mettere in pratica nella vita.
La grinta non le manca, anche nell'affrontare le critiche. Per esempio quelle sulla sua carriera, che oggi le fa guadagnare 70mila euro all'anno.
Io non ho una carriera, sono semplicemente me stessa. Non vedo perché dovrei cambiare se vengo criticata. Come tutti i capi delle segreterie degli assessorati e dei gruppi del Consiglio regionale, ho ricevuto il nuovo incarico dopo oltre quindici anni di esperienza. E non erano richiesti né concorsi né titoli di studio particolari. E' un lavoro a titolo fiduciario che dura finché c'è l'assessore che ti ha assunta.
Poi mi fa piacere che anche chi mi critica per il mio modo di fare o il mio abbigliamento riconosca le mie capacità professionali, come nell'articolo uscito a inizio anno sul Fatto Quotidiano.
A proposito di carriera, pensa che le donne in quanto tali trovino ancora degli ostacoli ad affermarsi sul lavoro?
Certo, viviamo in una società maschilista, e la cosa si riflette anche nell'ambiente politico: una donna deve lottare tanto per affermarsi, ma se ha carattere ce la fa. Anch'io ho trovato degli ostacoli, ma ho cercato di superarli con il dialogo con chi mi impediva di lavorare bene. Finora ha funzionato, anche perché ho sempre trovato interlocutori con cui era possibile parlare. Per quello che riguarda le donne, c'è da dire che anche il sistema - inteso come servizi per esempio a chi ha bambini - non le aiuta.
Altre critiche sono arrivate per i personaggi discutibili (fra cui il manager Danilo Preto) con cui fa gruppo nell'organizzazione degli eventi di cui ci ha parlato, in particolare il passaggio a Vicenza del Giro d'Italia.
E' molto probabile che la cosa vada in porto (così è stato, dopo l'intervista, ndr), stiamo aspettando la conferma da parte di Rcs. La nostra squadra è un gruppo in cui si lavora davvero bene, io sono felice perché mi supportano. Non mi sento di criticare nessuno, stiamo facendo un buon lavoro. Anzi, va dato merito a Moreno Nicoletti (imprenditore e procuratore sportivo, ndr) per tutto quello che ha fatto, così come all'assessore Umberto Nicolai.
Lei è tifosa del Vicenza. Che ne pensa della demolizione del Menti e della costruzione del nuovo stadio?
Da tifosa posso dire che se ci sono i soldi per costruire un nuovo stadio sono favorevole. Rimane comunque l'affetto per il Menti, ma penso che Vicenza abbia bisogno di crescere come città sotto tanti aspetti. Il vecchio stadio ci resterà nel cuore.
Non ha mai pensato di fare politica?
Mi sono candidata alle comunali di Thiene, la mia città , nel 1995 con Forza Italia e da allora il mio partito è rimasto quello. Oggi quindi sono per il Pdl, ma non ho più pensato di fare politica.
Pidiellina e sposata con uno dei big della Lega...
Preferisco non parlare di mio marito, e ancora meno essere definita "la moglie di Tosi". Io sono io e lui è lui, in famiglia ci possono essere anche idee diverse: io non guardo la fede politica, potrei anche sposare uno di Rifondazione Comunista, per dire. E comunque quando ci siamo conosciuti già la pensavo così, e mio marito lo sapeva. Io guardo come va il rapporto di coppia, il resto non mi interessa.
Non parlate mai di politica? Neanche a casa?
Evitiamo l'argomento, anche perché ci vediamo poco. E poi, ci sono cose più importanti di cui parlare.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.