Non ne siamo mai immuni...dalla dittatura
Mercoledi 28 Marzo 2012 alle 10:06 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo
All'origine di una prospettiva dittatoriale c'è sempre la convinzione che solo chi detiene il potere ha ragione, chi la rifiuta contraddice non il dominio, ma se stesso. Sulla base di ciò funziona l'attuale governo e le dichiarazioni del suo presidente. Io ho ragione, voi avete comunque torto, se non mi date ragione, io me ne vado.
In realtà la minaccia è retorica, anche perché il capo del governo è stato nominato dal Presidente della Repubblica che lo volle tra i politici, senatore a vita e come tale rimarrà a determinare con il suo voto la politica. Ciò che nelle dichiarazioni del capo del governo spaventa è che i capi dei partiti, non godendo di vera credibilità , temono il vuoto del potere.
La democrazia esige ben altro che le minacce, ma una seria azione nella quale si esprime, seppur indirettamente, come è in Italia, la sovranità del popolo. E' il Parlamento e non il capo del governo a dettare le regole dello Stato, ma di questo ci si è dimenticato oppure si fa finta di dimenticaselo.
La società degli uomini che abita la penisola italiana e trova identità , speriamo nella cultura, storia ecc., sono i cittadini della Repubblica Italiana e in una democrazia sono i protagonisti, non sono né i sudditi o dipendenti dalla volontà di pochi o di uno solo o di una ideologia. La monarchia assoluta, le oligarchie, i regimi totalitari sono stati dichiarati sepolti dalla storia, la gran livella delle ideologie politiche.
Il pericolo delle dittature sta tutto nell'incapacità di saper prendersi la responsabilità , non quella di minacciare le dimissioni se non si fa quello che IO dico si fa!
Valgano sempre le parole di Hanna Arendt alla fine del suo saggio (Le origini del totalitarismo), che andrebbe letto continuamente:" La suprema capacità dell'uomo politicamente si identifica con la libertà umana. "Initium ut esset, creatus erst homo"; affinché ci fosse un inizio è stato creato l'uomo", dice Agostino - nel De civitate Dei -Questo inizio è garantito da ogni nuova nascita: è in verità ogni uomo."
A noi dare corpo e vita a questa libertà , che è il fine, che è sempre morale della società , da cui lo Stato dipende e non viceversa.
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