Quotidiano | Categorie: Politica, Informazione, Televisione

Non guardiamo il programma di Ferrara: Il Fatto Quotidiano

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 13 Marzo 2011 alle 16:44 | 1 commenti

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Il Fatto Quotidiano.it,  Paolo Farinella  -  Giuliano Ferrara prende il posto di Enzo Biagi. E' ufficiale e con contratto lampo: subito dopo il tg di Minzolini chi ha avuto stomaco di vederselo fino alla fine può fare anche indigestione completa con Ferarra che così, a servizio completo del suo padrone, cerca di risalire la china dell'oscuramento mediatico e della politica. Ha voglia di menare le mani e per sconfiggere l'oscuramento in cui è precipitato con le sue avventuricchie politico-religiose (molto pseude), ricorre all'oscurantismo.

Non so più come si accende Rai1 e tanto meno il Tg1 da quando il Minzolingua (copyright di Travaglio) ha iniziato il suo servizio al suo padrone e signore, Silvio Berlusconi. L'insulto più grande che si poteva fare a Biagi è dare quello che fu il suo spazio a Ferrara che tutto è tranne che un giornalista. Tutto tranne che Biagi. Si sa, oggi è il tempo dei quaquaraquà e dei vuoti gonfiati di elio per stare in aria. L'insulto è anche agli utenti di Rai1 ai quali chi comanda manda a dire come disse il marchese Del Grillo: «Io so' io e voi non siete un c...o».

Invito tutti gli uomini e le donne di buona educazione a non accedere al tg di Minzolingua e a non seguire Ferrara. Nemmeno per curiosità, nemmeno per sbaglio. Lasciamoli nel loro oscurantismo senza nemmeno la parvenza di un segnale. Loro contano sulla curiosità per l'audience e per poter dire numeri a caso. Non diamogli la soddisfazione di illudersi che li ascoltiamo. Facciamo nostre le parole del Poeta: «non ragioniam di lor, ma guarda e passa» (Danne, Inferno III, 51)

Leggi tutti gli articoli su: Enzo Biagi, di Paolo Farinella, Giuliano Ferrara

Commenti

gianni genghini
Inviato Venerdi 15 Luglio 2011 alle 12:19

Caro direttore, ho cliccato diverse volte il tuo giornale on line e mi sono convinto sempre più che è molto difficle trovare un quotidiano che non sia più o meno apertamente di sinistra o comunque anche se non lo dichiara vicino alla sinistra. Certo la questione è comprensibile ed ognuno ha il diritto di mostrare le proprie idee, ma almeno abbia il pudore di pubblicare anche gli articoli che non sono in linea con le sue convinzioni politiche. La stampa dovrebbe essere libera da condizionamenti. Almeno questa è la mia opinione. Saluti. Gianni
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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