Nomadismo venatorio, Arianna Spessotto del M5S sulla legge regionale: "E' un provveddimento vergognoso"
Mercoledi 27 Luglio 2016 alle 15:21 | 0 commenti
Riceviamo da Arianna Spessotto, deputata M5S, e pubblichiamo
La legge regionale sul nomadismo venatorio, voluta fortemente dalla Lega e dal consigliere Sergio Berlato, con il voto contrario del Movimento Cinque Stelle, è un provvedimento vergognoso che, nell’autorizzare i cacciatori a spostarsi ovunque per tutto il territorio della Regione, di fatto deresponsabilizza completamente i loro comportamenti, esponendo il territorio veneto al rischio concreto di bracconaggio, incidenti e danni all’agricoltura. Nonostante l’opposizione trasversale all’approvazione degli emendamenti alla legge sul nomadismo venatorio, manifestata da parte di tutte le associazioni animaliste, ma anche di quelle dei cacciatori, grazie a questa legge-vergogna, retrograda e con manifesti profili di illegittimità , ora i cacciatori saranno liberi di cacciare specie protette e migratorie, come il cormorano, e il tutto in assenza di controlli, anche a causa delle già scarse forze di polizia provinciale e forestale presenti sul territorio.
Tutto ciò determinerà concentrazioni incontrollabili di cacciatori, una pressione venatoria insostenibile sugli uccelli migratori e una serie di conflitti territoriali tra cacciatori che potrebbero rendere la situazione difficilmente gestibile. Ogni anno milioni di animali innocenti e, sempre più spesso, anche esseri umani, rimangono uccisi da cacciatori senza scrupoli, che non hanno sicuramente problemi di approvvigionamento alimentare. Oggi più che mai, è eticamente inaccettabile uccidere per divertimento e noi come M5S non manchiamo di ricordarlo al governo in ogni occasione utile! Ritengo infine che questo provvedimento sia in palese contrasto con quanto previsto dalla legge n. 157 del 1992, che lega rigorosamente i cacciatori all’ambito territoriale di appartenenza, violando in tal senso quel legame cacciatore-territorio che rappresenta uno dei capisaldi della legge nazionale. Per questo motivo, ho chiesto al Governo, tramite un’interrogazione scritta firmata anche dai miei colleghi veneti del m5s e depositata oggi alla Camera dei deputati,di procedere affinché sia chiesta l’impugnazione della legge regionale veneta di fronte alla Corte Costituzionale, per una pronuncia di merito sulla sua legittimità costituzionale.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.