Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Nomadi, Raffaele Colombara propone: proroga ordinanza anti bivacco, erogazioni del sociale legate al rispetto delle regole e dissuasori contro il bivacco dei nomadi

Di Note ufficiali Sabato 30 Settembre 2017 alle 15:22 | 0 commenti

ArticleImage

Lo scorso marzo l'Amministrazione comunale ha emesso un'ordinanza che vietava il bivacco dei nomadi in determinate aree della città (zona rossa). Tra le misure previste, anche il posizionamento di portali dissuasori per impedire l'accesso alle aree individuate, concordato anche con i residenti e gli operatori commerciali. Ricordiamo che il provvedimento giungeva dopo 1386 controlli eseguiti dalla polizia locale in 14 mesi, in cui erano stati contestati 55 verbali.

Il 30 settembre il provvedimento viene a decadere. Di qui la preoccupazione da parte di residenti e operatori economici, che hanno apprezzato in questi mesi il provvedimento adottato. Rimane inoltre in alcuni quartieri della città la presenza dello stesso gruppo di nomadi che non rispetta le regole del comune convivere, specie per quanto riguarda l'igiene, il rispetto di cose e luoghi pubblici, la frequenza dei minori a scuola. Legare maggiormente l'erogazione dei servizi sociali al comportamento e al rispetto delle regole potrebbe rivelarsi uno strumento efficace per modificare tali comportamenti.

C'è infine la questione della mancata installazione dei portali dissuasori.
Nel frattempo, infatti, sono arrivate indicazioni da parte del Ministero dei Trasporti affinché alcuni di questi già installati, siano addirittura tolti; in ogni caso, se ne proibiscono nuove installazionil
Nel corso di questi anni essi si sono invece rivelati l'unico effettivo reale mezzo di contrasto fisico allo stazionamento senza regole di camper e furgoni nomadi nel cuore dei quartieri della città, con le conseguenze a tutti note: Laghetto, Ferrovieri, San Pio X, Mercato Nuovo ... Ricordiamo invece al riguardo il loro positivo posizionamento in via Lanza. Tale posizionamento, peraltro, era stato concordato dopo sopralluoghi svolti insieme ai residenti per evitare di interferire troppo con attività economiche e privati.

E invece il Ministero dei Trasporti, sollecitato da una associazione di camperisti, dice no.
Nel ricordare come dal Ministero degli Interni sia recentemente uscita la nuova legge di polizia urbana che dà alle amministrazioni alcuni strumenti per combattere il degrado, ci si chiede se la richiesta di non installare portali dissuasori avanzata dal Ministero dei Trasporti vada nella stessa direzione, se insomma i due Ministeri parlino tra loro, visto che così si toglie all'Amministrazione l'unico efficace strumento di deterrenza contro i bivacchi nomadi.
Se è giusto individuati dei luoghi di parcheggio per favorire questa importante forma di turismo, non si capisce perché debbano essere coinvolti anche quartieri periferici, utilizzati soprattutto da residenti e attività commerciali: tutta la città deve essere in balia del bivacco molesto dei nomadi per lasciare la possibilità, teorica, ai turisti in camper di parcheggiare ovunque? Non potrebbe piuttosto essere concordata una zona dedicata ai camperisti e lasciare intervenire l'amministrazione in favore dei residenti? Con un ministero lo stato dà, con l'attesa toglie: alla fine chi ci rimette è sempre il cittadino che rispetta le regole!


Tutto ciò premesso,

SI INVITA

l'Amministrazione Comunale a

- valutare la proroga dell'ordinanza;
- legare maggiormente l'erogazione dei servizi sociali al comportamento e al rispetto delle regole di comune convivenza cui tutti siamo tenuti;
- promuovere una interlocuzione tra associazioni di camperisti e Ministero dei Trasporti per risolvere la questione nell'interesse sia dei camperisti, sia della cittadinanza.


Raffaele Colombara
Consigliere Comunale

Leggi tutti gli articoli su: nomadi, Raffaele Colombara, dissuasori, bivacco

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network