Nomadi, firmata l’ordinanza per vietare lo stazionamento a Parco Città
Lunedi 6 Novembre 2017 alle 13:31 | 0 commenti
Questa mattina il sindaco Achille Variati ha firmato una nuova ordinanza che vieta lo stazionamento e la sosta dei mezzi di nomadi nella zona di Parco Città . Il divieto, relativo a 10 nuclei familiari, riguarda la permanenza, lo stazionamento e la sosta dei mezzi nelle aree delimitate da viale Trieste, dalla rotatoria con via Quadri fino alla rotatoria con via Istria, via Istria, via Scarpa fino all'incrocio con via Quadri, via Quadri nel tratto compreso tra la rotatoria con viale Trieste e la rotatoria con strada di Bertesina.Â
In queste zone dal 14 marzo, data a cui risale il primo divieto di stazionamento al Mercato Nuovo e ai Pomari, al 24 ottobre sono stati effettuati 238 controlli da parte della polizia locale che in 128 casi ha ravvisato l'utilizzo improprio delle aree pubbliche, fatte oggetto di bivacco e lasciate in condizioni igieniche precarie a causa dell'abbandono di rifiuti, oltre che teatro di situazioni che hanno generato insicurezza tra i cittadini. "Con questa ulteriore ordinanza - dichiara l'assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi - vietiamo ai nomadi nuove aree di sosta dopo quelle già individuate ai Ferrovieri, a Laghetto, al Cimitero Maggiore, all'Anconetta, al Mercato Nuovo, ai Pomari, a San Pio X, nella zona dell'Emisfero e dei parcheggi scambiatori. Lo strumento, del resto, si sta rivelando efficace perché nelle aree vietate il fenomeno sparisce. Andremo avanti così contro chi si ostina a sostare abusivamente in città , determinando una situazione di grave degrado, oltre che di notevole disagio e preoccupazione per i cittadini". Secondo quanto prescritto dall'articolo 650 del codice penale, per chi violerà quanto disposto dall'ordinanza scatteranno la denuncia penale e l'immediato allontanamento dall'area. In caso di inottemperanza è prevista la rimozione forzata dei mezzi parcheggiati abusivamente, con la previsione della restituzione ai legittimi proprietari entro 60 giorni, previo pagamento delle spese di intervento e rimozione. L'ordinanza entrerà in vigore appena sarà notificata ai destinatari.
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